venerdì, Novembre 22, 2024

Sanità siciliana, inaccettabili liste d’attesa per visite ed esami. Parla Franco Previte, presidente TDICE

sanità

Parlare di Sanità in Sicilia spesso significa esaminare i risultati ottenuti a fronte di milioni e milioni di euro spesi, con lo scopo di adeguarsi agli standard nazionali.

Purtroppo, i risultati negativi superano di gran lunga quelli positivi. Infatti, la Sicilia è l’ultima regione d’Italia per presenza di medici ed infermieri. Sono oltre 58 i Pronto Soccorso, ma mancano medici ed infermieri e neppure i professionisti stranieri vogliono venire a lavorare in Sicilia. Proprio i Dipartimenti di Emergenza Urgenza e Accettazione spesso sono senza personale medico, per cui diventa quasi impossibile ricoverare pazienti fragili; ancora, nei reparti, non ci sono posti letto disponibili.

Franco Previte Presidente del TDICE (Tutela dei Diritti Imprese e Cittadini Europei) non esita un istante a parlare di “disorganizzazione sia da parte dell’assessorato regionale alla sanità della Regione Sicilia, sia da parte dei manager all’uopo nominati”. Ecco la nostra intervista.

Previte mette in risalto il fatto che “le liste di attesa dei pazienti affetti da malattia cronica, sono notevoli, inspiegabili ed interminabili”. Il problema, secondo il presidente “è a livello nazionale ma, in Sicilia è maggiormente evidente in quanto sono notevoli le disuguaglianze economiche e sociali”.

Molti cittadini sono costretti a sborsare ingenti somme di denaro per essere sottoposti a visite specialistiche presso strutture private, mentre resta da non sottovalutare anche il fatto che per alcune cure preventive – come quelle legate a diete per esigenze di salute farmaci specialistici non vengono rimborsati dal SSN.

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