Avrebbero aggredito un minore, in una centralissima via di Messina, con calci e pugni, persino armati di una spranga di ferro e poi lo avrebbero derubato del cappellino e dello smartphone, procurandogli lievi lesioni.
Nei guai tre minori di origine egiziana, che nella giornata di ieri 27 marzo, sono stati raggiunti da un’ordinanza di misura cautelare di collocamento in comunità, emessa dal GIP del Tribunale dei Minorenni di Messina ed eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro.
I tre sono indagati per rapina aggravata e lesioni personali.
Il provvedimento cautelare scaturisce dall’attività investigativa, svolta dai Carabinieri Stazione di Messina Arcivescovado, scattata subito dopo la denuncia sporta da un minore messinese che aveva segnalato di essere stato aggredito e derubato del cappellino e del proprio smartphone, in pieno centro.
Le indagini sviluppate sulla base delle dichiarazioni rese dalla vittima e dall’analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di sorveglianza poste nel luogo in cui si sono svolti i fatti, hanno permesso ai Carabinieri di risalire all’identità dei tre minori stranieri, quali presunti autori dell’aggressione. Sulla scorta degli elementi investigativi acquisiti, i militari dell’Arma hanno rintracciato i giovani, trovando nella disponibilità di uno di loro, lo smartphone appartenente al minore aggredito.
I gravi indizi di colpevolezza emersi dall’attività investigativa dei militari dell’Arma, contemplate in un’informativa trasmessa alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Messina, sono stati concordati dal GIP del medesimo Tribunale che ha emesso il provvedimento cautelare.