venerdì, Novembre 22, 2024

Strage di Altavilla, Barreca trasferito al carcere di Enna. Ai suoi consulenti avrebbe riferito di una telefonata a terzi di Carandente durante l’esorcismo

strage altavilla milicia 1

Giovanni Barreca ha incontrato oggi il suo avvocato, Giancarlo Barracato dopo essere stato trasferito per motivi di sicurezza nel carcere di Enna. Avrebbe chiesto della figlia e si sarebbe mostrato non pentito per quanto accaduto nella villa degli orrori ad Altavilla Milicia, dove sono stati uccisi sua moglie Antonella Salamone ed i figli Kevin di 15 anni ed Emmanuel di 5 durante un rito di esorcismo. Secondo quando riferito dal suo legale ai giornalisti della nota trasmissione pomeridiana Rai “Ore 14”, Barreca continuerebbe ad essere in preda al suo delirio mistico e non sarebbe sceso in particolari nel racconto della strage di cui è accusato di essere autore ed a cui avrebbero preso parte la figlia di 17 anni e i coniugi Massimo Carandente e Sabrina Fina, tutti in carcere.

La coppia respinge ogni coinvolgimento nel delitto, così come invece emergerebbe dalle dichiarazioni della figlia di Barreca. Uno dei legali che si occupa della loro difesa, l’avvocato Salvatore Cusumano, aveva ribadito la posizione dei due indagati lo scorso 19 marzo, prospettando l’ipotesi di presentare una richiesta di interrogatorio in Procura, di cui, ad oggi, non sono trapelati esito ed eventuale data, dopo che i due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’udienza di convalida del fermo.

Così come aveva fatto lo stesso Giovanni Barreca, che avrebbe manifestato già prima del delitto il convincimento della presenza del demonio. L’avvocato Barracato ha riferito che il suo assistito “è comunque convinto che con l’entrata dei due coniugi sono cambiate molte cose, anche se in parte li ringrazia. Lui è molto combattuto” ha detto il legale e ha aggiunto. “Ricorda che ci sarebbe stato un contatto telefonico tra Massimo Carandente ed un’altra persona, non identificata, durato, tra messaggi e chiamate, circa mezz’ora. La consulente di parte di Barreca e criminologa Roberta Bruzzone, nel corso della trasmissione, ha svelato inoltre che Barreca avrebbe collocato una delle telefonate che lo stesso racconterebbe, “proprio a ridosso della morte della signora Antonella, per la gestione della salma.”

Mentre si lancia l’ipotesi, che durante il delitto qualcun altro possa essere stato a conoscenza o addirittura aver guidato le azioni dall’esterno, le attività investigative e gli accertamenti tecnici, tra cui non manca l’acquisizione dei tabulati telefonici delle persone indagate, non sono ancora concluse. Ma su eventuali sviluppi gli inquirenti mantengono massimo riserbo.

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