Il tribunale di Patti, presidente Mario Samperi, a latere Eleonora Vona e Giovanna Ceccon, ha condannato 3 dei 4 imputati nel processo di primo grado scaturito da un’indagine della Polizia di Stato di S. Agata di Militello, sfociata il 18 gennaio 2023 nell’esecuzione di 4 misure cautelari, tre agli arresti domiciliari ed un obbligo di dimora. I reati contestati erano relativi a detenzione e spaccio di droga.
Pesante condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione, per il militellese Biagio Salvatore Borgia, 37 anni, per il quale il PM aveva chiesto la condanna ad 8 anni di reclusione. Per lui, difeso dall’avvocato Laura Todaro, disposte la multa di 50 mila euro e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché legale per la durata della pena. 5 anni e 6 mesi per Nicolò Gianguzzo, 38enne di Alcara Li Fusi, per il quale il PM aveva chiesto 9 anni di reclusione, con una una multa da 30.000, e tre anni e tre mesi per A. Agliolo Quartalaro, 28enne di Capo d’Orlando, al quale è stata comminata una multa da 10 mila euro.
Per il giovane, difeso dall’avvocato Alessandro Nespola, la pubblica accusa aveva chiesto la condanna ad 8 anni. Per entrambi gli imputati, è stata disposta la pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici per cinque anni. Tutti e tre sono stati condannati al pagamento delle spese processuali. Esclusa la responsabilità di Borgia e Gianguzzo per tre capi di imputazione, perché il fatto non sussiste. Assolto, invece, per non aver commesso il fatto Vincenzo Marano, 47enne di Capo d’Orlando, difeso dall’avvocato Nespola. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato santagatese erano partite nel 2021, accertando secondo l’ipotesi accusatoria, diversi episodi di detenzione e spaccio, prevalentemente di cocaina e marijuana, proveniente dall’Albania.
Le investigazioni scattarono dopo che un giovane, della zona nebroidea, era andato in escandescenze a causa dell’abuso di stupefacenti. Dopo aver accusato un malore era stato soccorso dai parenti, ma in in stato confusionale, era saltato giù in movimento dall’auto che lo stava portando in ospedale, per poi mettersi alla guida di un mezzo, rubato in una vicina abitazione, e darsi alla fuga dopo avere sfondato in cancello, rischiando anche di travolgere una donna. Durante la fuga aveva provocato un altro incidente, distruggendo l’auto, per poi proseguire a piedi nelle campagne circostanti, fin quando fu stato rintracciato ed arrestato dai Carabinieri.
Nel corso dell’operazione furono sequestrati 100 grammi di cocaina pronta per essere immessa sul mercato, proveniente da Messina e destinata ad una piazza di spaccio di Alcara li Fusi ed altri comuni limitrofi dei Nebrodi.