La Fials Sanità di Messina ha segnalato gravi criticità per carenza di personale infermieristico presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, ritardi nella programmazione e gestione delle risorse umane con le conseguenti ricadute sulla sicurezza degli operatori.
Le uniche due unità infermieristiche in servizio nel turno pomeridiano dalle ore 14,00 alle ore 20,00 del 3 aprile scorso per tutta la struttura carceraria, non avendo ricevuto nessun collega per il cambio turno – prosegue la nota Fials, sono stati costretti ad effettuare in maniera continuativa anche il turno notturno (turno particolarmente gravoso) svolgendo ininterrottamente oltre 18 ore lavorative, terminando alle 8 del giorno successivo.
Per la Fials, oltre ai ritardi nella programmazione e gestione del personale per colmare le carenze, si aggiunge anche l’inerzia da parte dei responsabili che avrebbero potuto disporre per tempo provvedimenti urgenti con l’attivazione di prestazioni aggiuntive o in regime di straordinario e/o anche emanando un avviso di interpello per coinvolgere operatori in servizio anche presso altre strutture dell’Asp Messina.
Il sindacato, con la nota firmata dal segretario generale Domenico La Rocca, ha chiesto di conoscere come vengono utilizzate le abbondanti somme (oltre 2 milioni di euro all’anno) per attivare turnazioni in straordinario per fare fronte a tutte le situazioni di emergenza, come quella del 3 aprile.
Sono state più volte segnalate dagli operatori anche condizioni carenti ed inidoneità degli ambienti di lavoro senza mai ricevere riscontro. Ecco perchè gli operatori sanitari si sentono sempre più abbandonati, svalorizzati, sviliti e non parte integrante di un sistema, con la conseguenza che talvolta trovano come unica soluzione per preservare anche la loro salute psicofisica, quella di esercitare i loro diritti, preferendo ad esempio l’assistenza continua ai familiari disabili (congedi) ed in qualche caso anche il trasferimento in altre aziende o il licenziamento.
La Fials ha chiesto alla Regione, ai Carabinieri dei Nas e all’Asp di Messina di attivare un’indagine su questa vicenda, riservandosi di richiedere copia dei turni del personale sanitario e dei trasferimenti/assegnazioni di personale in altre strutture disposte nell’ultimo anno.