Non cambia la graduatoria definitiva delle domande ammissibili relative ad un progetto proposto lo scorso anno dai Gruppi di Azione Locale della Pesca; in questa graduatoria c’è anche il Gac Golfo di Patti, con capofila il comune di Patti, insieme ai comuni di Gioiosa Marea, Oliveri, Falcone, Furnari, Terme Vigliatore, Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, alla Città Metropolitana di Messina e al Consorzio di Ripopolamento Ittico della Fascia Costiera Eoliana.
I giudici della quinta sezione del Tar di Palermo, con loro ordinanza, hanno rigettato la richiesta di sospensiva del decreto regionale collegato alla graduatoria proposto dal Gac Isole di Sicilia, rappresentato dall’avvocato Pasquale Perrone contro la Regione Siciliana e nei confronti dei vari Gac della Sicilia, rappresentati dall’avvocato Guido Ottaviano, Maria Catena Spurio Rasizzi e Rosario Ventimiglia.
Il ricorso era stato orientato per stoppare gli effetti del decreto del dirigente generale dell’assessorato regionale agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea sulla graduatoria definitiva delle domande ammissibili sul progetto utile a consentire la crescita di un’economia blu sostenibile nelle aree costiere, insulari e interne e promuovere lo sviluppo delle comunità di pesca e acquacoltura.
Al Gac Isole di Sicilia fu attribuito il punteggio complessivo di 455,00; si classificò in ultima posizione e la sua istanza fu ritenuta ammissibile ma non finanziabile in relazione alla dotazione dell’avviso. Per il Tar la domanda cautelare deve essere respinta per l’insussistenza del fumus boni iuris e perché poi i punteggi, in linea di massima, sono stati ritenuti congrui e coerenti con le finalità dell’avviso.