sabato, Novembre 23, 2024

É morto Vincenzo Agostino. Una vita dedicata alla ricerca della verità sulla morte di suo figlio Nino e della nuora Ida

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Si é spento ad 87 anni Vincenzo Agostino, padre dell’agente di polizia Nino, ucciso dalla mafia, assieme alla moglie incinta Ida Castelluccio, l’8 agosto del 1989.

Per anni Vincenzo Agostino ha lottato per ottenere giustizia per la morte del figlio e della nuora.

Il simbolo della sua battaglia é stata la sua lunga barba bianca, che avrebbe tagliato solo dopo che fossero stati trovati i mandanti del duplice omicidio e fosse fatta luce sul depistaggio alle indagini.

Insieme alla moglie, Augusta Schiera, morta nel 2019, Vincenzo Agostino non si é mai fermato per ottenere giustizia.

Per la morte di Nino ed Ida é stato condannato in primo e secondo grado il boss di Resuttana Nino Madonia, il killer preferito da Toto’ Riina.  Sul banco degli imputati, in altro procedimento, ci sono anche il boss dell’Acquasanta Gaetano Scotto e l’amico d’infanzia di Nino, Francesco Paolo Rizzuto, rispettivamente accusati di duplice omicidio aggravato in concorso e di favoreggiamento aggravato. Cosí la procuratrice generale di Palermo Lia Sava nella sua requisitoria in questo processo: “E Vincenzo Agostino presente a tutte le udienze di questo processo, come fu per il processo Madonia ha la statura di un gigante tenace che in un giorno di agosto del 1989, allorché si accingeva a festeggiare il 18° compleanno della figlia, si è visto strappare un pezzo di anima quando vennero trucidati Antonino, Ida e il bambino che portava in grembo”. “Un eroe da tragedia greca” e nei confronti del quale la procuratrice ha espresso “l’obbligo morale di chiedere scusa per il troppo tempo trascorso dal 1989,  perché 35 anni sono davvero tanti se passati senza una verità processuale che, se non è sufficiente a riparare dal dolore che non andrà mai via, serve per rendere giustizia”.

Il procedimento é ancora in corso. La prossima udienza si terrà il 3 maggio e la sentenza potrebbe arrivare a giugno.

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