venerdì, Novembre 22, 2024

San Pier Niceto: il comune dovrà risarcire l’Irsap per la bonifica di un sito nella zona industriale

tribunale

Il comune di San Pier Niceto dovrà pagare a titolo di risarcimento del danno circa 7000 euro all’Irsap – istituto regionale dello sviluppo delle attività produttive – per aver eseguito la bonifica lungo l’asse viario della zona industriale e diramazioni ricadenti nel comune del milazzese. Così hanno deciso i giudici della seconda sezione del Tar di Catania.

L’Irsap, rappresentato dall’avvocato Barbara Nicolosi, aveva presentato ricorso contro il comune di San Pier Niceto; oggetto del ricorso il risarcimento del danno conseguito all’esecuzione dell’ordinanza sindacale con la quale fu ordinato all’Irsap di provvedere alla rimozione e smaltimento dei rifiuti depositati lungo l’asse viario della zona industriale e diramazioni, ricadenti nel comune di San Pier Niceto e  di tutte le operazioni preliminari e successive per assicurare la regolarità dell’intervento.

L’Irsap riferì che sarebbe stato il comune il soggetto titolare a conferire i rifiuti in discarica. Nel contempo il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Messina, distretto di Milazzo, denunciò la presenza di rifiuti nella via di accesso all’agglomerato industriale di proprietà dell’Irsap, rilevando che avrebbero dovuto essere rimossi con urgenza dai comuni territorialmente competenti.

Pur con tutto questo, il sindaco di San Pier Niceto dispose l’ordinanza 10 del 15 aprile 2019, evidenziando invece che sarebbe stato l’Irsap, nella qualità di proprietario delle aree interessate dal deposito di rifiuti, a provvedere alla tempestiva rimozione e allo smaltimento. In avanti, con esposto inviato alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, l’Irsap pur ribadendo la propria incompetenza ad intervenire, comunicò che avrebbe proceduto alla bonifica, riservandosi però di agire nei confronti del comune per il rimborso delle spese.

E mentre l’Irsap eseguì gli interventi previsti dall’ordinanza, il Tar la annullò, ritenendola illegittima e la sentenza passò in giudicato. Da qui sussiste la responsabilità del comune e dunque la domanda risarcitoria è fondata. Ecco che il Tar ha accolto il ricorso dell’Irsap, condannando il comune a pagare circa 7000 euro a titolo di risarcimento del danno e anche le spese di lite.

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