Le offerte presentate all’Asp di Messina dalla Fondazione Giglio e da un’altra struttura sono state ritenute incomplete e non congrue per cui la commissione esaminatrice ha decretato che la gara è da considerarsi deserta: “Avevamo ragione noi!”. Queste le dichiarazioni di Ivan Tripodi segretario generale Uil Messina, Livio Andronico segretario generale Uil Fpl Messina e Pippo Calapai, segretario generale Uil Pensionati.
Per il sindacato la rocambolesca conclusione della manifestazione d’interessi deliberata dall’Asp di Messina per l’affidamento di servizi e prestazioni sanitarie negli ospedali di S. Agata Militello e Mistretta conferma, in maniera macroscopica, la giustezza della posizione di forte opposizione alla privatizzazione della sanità pubblica e anche di fondata critica rispetto al merito di una procedura che, sin dalla sua origine, appariva come una opzione che non avrebbe risolto le pesantissime criticità dei due nosocomi.
Disagi e difficoltà che stanno mettendo a rischio la garanzia del diritto alla salute e alle cure per tutti i cittadini del territorio nebroideo, nonché sui lavoratori delle due strutture sanitarie, oggi in gravissimo affanno.
Ora si procederà alla pubblicazione di un nuovo bando che andrà oltre i confini regionali e coinvolgerà strutture nazionali.
“È opportuno evidenziare che sembrerebbe che proprio la Fondazione Giglio, nonostante il bando dell’Asp fosse chiaro ed esplicito, hanno proseguito i sindacalisti della Uil, avrebbe presentato un’offerta che si limitava ad offrire prestazioni per il solo ospedale di Mistretta ed escludendo dalla manifestazione d’interesse il nosocomio di Sant’Agata Militello.
Guarda caso si è concretizzato quanto avevamo previsto in tempi non sospetti, vale a dire la mancanza di interesse da parte dei soggetti privati per le prestazioni più impegnative e, al tempo stesso, meno remunerative, come, per esempio, la garanzia dell’emergenza urgenza h24 prevista nel bando per alcune importanti branche specialistiche nel presidio ospedaliero di S. Agata Militello.”
La Uil ha ribadito la sua posizione che punta alla salvaguardia e al rilancio della sanità pubblica, oggi ai minimi termini con pesantissime conseguenze per la vita dei cittadini dei Nebrodi, attraverso la previsione di ingenti investimenti in tutti gli ospedali, l’assunzione di medici, infermieri, personale tecnico sanitario e oss e l’abbattimento delle odiose liste d’attesa che condannano in primo luogo gli utenti fragili che non hanno la possibilità economica di curarsi nelle costose strutture privale.
“Auspichiamo vivamente, infine, che l’Asp di Messina non ceda ai ricatti e ai diktat dei poteri forti e non preveda un nuovo bando costruito e tagliato su misura a favore di qualche ben determinata realtà aziendale privata, hanno così concluso Tripodi, Andronico e Calapai; siamo certi che ciò non avverrà, ma se qualche illusionista politico specializzato in affaristiche regie occulte tentasse azioni “strane” preannunciamo fin d’ora che esperiremo ogni iniziativa, nessuna esclusa, finalizzata a salvaguardare e tutelare la sanità pubblica dalle mani predatorie e dai business realizzati sulla pelle delle persone”.