lunedì, Novembre 25, 2024

Pace del Mela: rilascio dell’AIA per un impianto elettrico, accolto l’appello della “Duferco”

tribunale

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto l’appello presentato dalla “Duferco Sviluppo spa”, sul rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per l’installazione di un impianto peaker per il bilanciamento delle rete elettrica a Pace del Mela.

La società è stata rappresentata dagli avvocati Ettore Chiti, Armando Gamalero e Emanuele Ruggeri, una residente pacese e l’associazione Arci Messina Aps dall’avvocato Giovanni Pappalardo. Altre parti in giudizio sono state il Ministero della transizione ecologica, la Regione, la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Messina, l’Arpa, l’Irsap, l‘Asp di Messina, la Città Metropolitana di Messina e infine il comune di Pace del Mela, con l’avvocato Fulvio Sammartano.

La vicenda amministrativa è stata avviata al Tar da alcuni residenti della frazione Giammoro di Pace del Mela, che avevano chiesto l’annullamento del decreto regionale del 29 novembre 2022, con il quale fu rilasciata l’Aia per realizzare l’impianto nel territorio di Pace del Mela.

Il Tar ha accolto il ricorso e la Duferco, con atto del 10 agosto 2022, formulò nuova istanza per la riemissione del provvedimento dell’Aia. La Regione convocò una conferenza di servizi decisoria, conclusasi con i pareri positivi dei vari enti; l’Aia fu rilasciata per l’ennesima volta e i residenti si rivolsero ancora al Tar che ha accolto il ricorso ritenendo fondato il motivo relativo alla mancata approvazione di un piano di monitoraggio e controllo completo, valido e definitivo.

La Duferco propose appello, con contestuale richiesta di sospensiva, chiedendo la parziale riforma della sentenza. Per il Cga il ricorso di primo grado è inammissibile, perché manca la prova del concreto pregiudizio causato dall’impianto ai singoli residenti.

Per il resto è stato osservato come le ricadute emissive dell’impianto rientrano nei limiti di legge e così la fondatezza della censura di inammissibilità del ricorso di primo grado preclude ogni ulteriore esame delle censure di merito, anche di quelle riproposte con l’appello incidentale.

In conclusione il Cga ha accolto l’appello delle Duferco, dichiarando inammissibile il ricorso di primo grado e annullando senza rinvio, la sentenza del Tar.

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