Saranno gli avvocati Maria Sinagra del foro di Patti e Carlo Golda del foro di Genova a rappresentare nel procedimento penale in corso rispettivamente i genitori e il fratello, e la moglie e il figlio, di Vincenzo Franchina, il tecnico elettricista 36enne di Sinagra, che ha perso la vita lo scorso 9 aprile nella centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi, frazione di Camugnano, sul lago di Suviana in un grave incidente sul lavoro. Insieme a Vincenzo, mentre stavano effettuando un collaudo alla turbina, sono morti Pavel Petronel Tanase, Mario Pisani, Paolo Casiraghi, Adriano Scandellari, Alessandro D’Andrea e Vincenzo Garzillo, mentre altre 6 persone sono rimaste ferite.
La Procura di Bologna indaga per ricostruire dinamica, cause ed eventuali responsabilità del disastro e ha individuato per questo quattro esperti di meccanica, idraulica, costruzioni e sistemi elettrici. Si tratta di Carlo Alberto Nucci, professore ordinario di sistemi elettrici per l’energia dell’Università di Bologna; Vincenzo Parenti Castelli, professore emerito e già ordinario di meccanica applicata alle macchine sempre all’Unibo; Enio Paris, anche lui emerito e già docente di idraulica all’Università di Firenze; infine Domenico Pianese, professore di costruzioni idrauliche, marittime e idrologia all’Università Federico II di Napoli. L’incarico sarà conferito alle 14,30 del prossimo 3 maggio, quando saranno anche formalizzati i quesiti specifici. La parti offese, a loro volta, potranno individuare e nominare i propri consulenti tecnici.
Secondo quanto trapela si procederà analizzando i dati della scatola nera della centrale, sequestrata dagli inquirenti. Al momento, invece, non è possibile accedere all’area dell’incidente, ancora invasa dall’acqua. Per procedere al completo svuotamento e consentire i sopralluoghi, saranno necessari 3 mesi, fermo restando che si tratta di aree in una situazione a rischio di modificazione dei luoghi e degli elementi utili alla ricostruzione dell’accaduto. Il fascicolo, aperto contro ignoti e dunque senza nomi iscritti nel registro degli indagati, per disastro colposo innominato, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro, è coordinato dal procuratore capo Giuseppe Amato e dai PM Flavio Lazzarini e Michela Guidi.
Le indagini, condotte da un pool che comprende diverse forze di polizia, stanno intanto continuando anche con le audizioni di persone informate sui fatti, mentre saranno necessari un paio di mesi per avere l’esito dell’esame esterno effettuato dal medico legale sui corpi delle vittime.