venerdì, Novembre 22, 2024

Bronte, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti di una donna straniera giunta in Italia in cerca di lavoro. Arrestati una 39enne ed un 41enne

polizia bronte

Avrebbero maltrattato e violentato una donna moldava, giunta in Italia da qualche mese in cerca di un’occupazione lavorativa. Questa la grave accusa nei confronti di una 39enne, sottoposta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e un 41enne, sottoposto alla custodia in carcere, entrambi rumeni. L’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita nella giornata di ieri  martedì 29 aprile 2024, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, dagli agenti della Squadra Mobile etnea.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Catania ed seguite dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire, (allo stato degli atti ed in relazione alla fase processuale che non ha ancora consentito l’instaurazione del contraddittorio con l’intervento delle difese), elementi che dimostrerebbero come i due destinatari della misura sarebbero gli autori di gravi condotte illecite perpetrate ai danni della vittima, una donna moldava arrivata in Italia da qualche mese in cerca di un lavoro.

Tutto è iniziato dalla segnalazione di “possibili maltrattamenti nei confronti della cittadina moldava“, pervenuta il 4 aprile scorso alla locale Squadra Mobile, proveniente dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Il giorno successivo personale della III Sezione Investigativa – “Reati contro la persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile, dopo gli opportuni approfondimenti, ha effettuato un intervento nel luogo segnalato, nel Comune di Bronte, dove sono stati rintracciati sia i due indagati che la cittadina moldava.

Le attività di indagine condotte nell’immediatezza, consistenti, tra l’altro, nell’escussione testimoniale della persona offesa, hanno consentito di far emergere i reiterati maltrattamenti, lesioni personali subite dalla donna, consistite in una “frattura scomposta, pluriframmentaria estremità acromiale della clavicola sinistra“, con prognosi di 30 giorni, nonché un episodio di violenza sessuale che sarebbe stato posto in essere dai due rumeni, del quale la 39enne avrebbe video ripreso alcune fasi con il proprio telefono cellulare, posto sotto sequestro, e nella cui memoria sono stati trovati tre brevi video relativi a tale reato.

Ad esito delle citate celeri investigazioni, il giorno 6 aprile la presunta vittima è stata protetta in apposita struttura; mentre nella mattinata di ieri i due destinatari della misura, prelevati dalla loro abitazione, a Bronte, sono stati condotti presso gli Uffici della locale Squadra Mobile per gli adempimenti di rito, conclusi i quali, la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari, in ragione della presenza di prole di anni sei; l’uomo è stato invece, trasferito nel carcere di Piazza Lanza, a disposizione dell’A.G..

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