Fausto Ridolfo presidente dell’A.a.c.im. – C.l.a.a.i., esprime con una nota ufficiale alle famiglie delle vittime il proprio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia.
“Non si può tacere di fronte all’ennesimo incidente nei luoghi di lavoro.” si legge sul sito della A.a.c.im. – C.l.a.a.i..
“Sarà necessario far seguire al momento di lutto una seria riflessione sull’aumento di prevenzione e sicurezza sul lavoro, affinché questi terribili episodi non si debbano ripetere.
La nostra riflessione si fonda sul concetto che “Reprimere non basta. Le armi più potenti per combattere i rischi sul lavoro sono la prevenzione e la formazione. La cultura della sicurezza sul lavoro deve iniziare addirittura già in famiglia e a scuola, al pari delle altre materie di studio e dei valori verso i quali educare i giovani”.
Bisogna altresì fare di tutto perché si possa rinforzare la sicurezza” sui posti di lavoro, “aumentare il numero degli ispettori del lavoro, bisogna detassare tutte quelle attività che vanno nella direzione di rinforzare e migliorare la sicurezza sul lavoro.
Bisogna agevolare le iniziative formative per gli imprenditori e i dipendenti con agevolazioni creditizie a tasso zero, volte al miglioramento formativo ed all’acquisto di attrezzature per ridurre il rischio .
La sicurezza sul lavoro è una conquista di civiltà, un patrimonio prezioso di cui tutti dobbiamo avere cura e che dobbiamo alimentare ogni giorno. Lo sappiamo bene noi imprenditori che lavoriamo fianco a fianco con i nostri dipendenti.
Ogni infortunio, fino alla tragedia avvenuta a Casteldaccia, interroga le nostre coscienze e ci richiama alle nostre responsabilità, ci impone di trovare risposte efficaci per difendere il valore della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un argomento che crediamo sia da trattare con oggettività e ponderazione senza reagire sull’onda dell’emotività. Le norme previste dal d.lgs 81/08 prevedono la prevenzione e la formazione oltre alle sanzioni civile e penali previste. Ciò rappresenta un punto di partenza sul quale poi si innesta il sistema di norme, di regole e di relazioni tra le parti sociali. Nelle imprese sane e responsabili, la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è obiettivo perseguito da tempo e gestito anche da una rete di organismi paritetici.
Importante incrementare il numero degli ispettori di Inl e Asl ma contestualmente avviare dei momenti di confronto preventivi con le associazioni di rappresentanza e gli enti bilaterali di settore. Nel tempo, questo, potrebbe diventare una misura efficace soprattutto se le ispezioni diventeranno momenti di prevenzione, non soltanto di repressione.