Dal 17 al 19 maggio al Monte di Pietà verrà inaugurato l’evento “Il Mare Chiama”, iniziativa voluta da Slow Food Messina, dall’associazione Pescatori Feluca dello Stretto e dalla Fondazione Messina. Riconoscimento di Presidio Slow Food per la Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina, grazie al quale, si punterà alla stagionalità del pescato ed all’utilizzo di strumenti tradizionali a seconda delle specie da pescare.
Il comune di Messina partener privilegiato in quanto, così come affermato dal Sindaco Federico Basile, “difendere il territorio e tutelare la pesca tradizionale, rappresenta una mission che tutti debbono perseguire in quanto elemento indispensabile per diffondere il brand Messina”. Sostenere manifestazione come “Il Mare Chiama”, ha concluso il Sindaco, “accresce la protezione di un patrimonio unico al mondo, rappresentato dalla diversità di pesci che popolano lo Stretto di Messina”.
“Ospitare personalità del mondo gastronomico per parlare di cultura del mare, gustare prelibatezze tipiche della tradizione messinese”, ha affermato l’assessore alle attività produttive Massimo Finocchiaro, “evidenzia una delle tante finalità che l’amministrazione si è posta per rendere sempre più evidente le grandi potenziali che Messina dispone e, il loro utilizzo, ne esaltano il valore e la credibilità”.
Nino Mostaccio presidente di Slow Food Messina, ha volute evidenziare la circostanza che questa iniziativa è stata proposta da Messina Food Policy, il tavolo per le politiche agroalimentari nato a settembre 2022. Mostaccio ha anche sottolineato la circostanza che “la transazione ecologica, i mutamenti climatici ed economici, impongono scelte più responsabili per salvaguardare il territorio e tutto ciò che esso offre”. Per produrre economia dal territorio, ha proseguito Mostaccio, “occorre essere più consapevoli e rispettosi di ciò che questo scorcio di mare che unisce le due coste propone”. È necessario ha detto il presidente di Slow Food, aiutare i pescatori che ogni giorno svolgono la loro attività, preservare la biodiversità ed aiutare a mantenere integro il mare dello Stretto.
Antonella Donato, comandante di una Feluca dello Stretto e presidente dell’associazione pescatori di Feluche, “ha sottolineato il valore della pesca tradizionale praticata con mezzi tradizionali”. Una pesca ha detto la Donato, “stagionale che come tale, salvaguardia la biodiversità”. Raccontare il mediterraneo attraverso il cibo, ha concluso Antonella Donato, “valorizza i prodotti del territorio ed accresce l’amore e le tradizioni marinare di una città come Messina, crocevia del Mediterraneo”.
Riprendendo la parola, Nino Mostaccio, “ha sottolineato come la condotta Messina di slow food difende il pescato costiero dello stretto e la pesca artigianale che ha rispetto delle tempistiche della natura”. Mostaccio, ha evidenziato il fatto che” chi svolge ed ha a cuore queste attività, deve ben tenere in mente due concetti: Coerenza e Consapevolezza”. Compito di tutti gli operatori del settore, ha concluso Mostaccio, “è quello di lavorare per costruire percorsi di consapevolezza infatti, la rivoluzione attraverso il cibo parte da percorsi di consapevolezza”.
L’assessore Finocchiaro ha voluto ribadire che “le finalità previste in “Il Mare Chiama”, sono un biglietto da visita ed un’occasione per la città e per tutti i suoi operatori commerciali e turistici”.
Presenze significative a “Il Mare Chiama” tra tutte, Mina Yamna Agaliou presidente di una cooperazione marocchina femminile che produce una cozza particolare la: Wakkad tigri la quale, esporrà la propria attività e presenterà alcuni prodotti cucinati utilizzando questa tipologia di cozza. Anche Vittorio Castellani gastronomo che ha raccontato in tutto il mondo “il cibo di strada” offrirà il suo contributo all’iniziativa.
Lorenzo Arrigo di “NonsoloCibus” ha illustrato “i tre giorni di “Il Mare Chiama” che inizieranno venerdì 17 alle ore 18,00 al Monte di Pietà, dove sarà allestita una mostra tematica e saranno proiettati documentari d’epoca e contemporanei dedicati ai riti della pesca tradizionale sullo Stretto di Messina. Sabato alle ore 18 presentazione del presidio slow food; domenica proiezione di un dopo film che parlerà del mare”.
Durante i tre giorni sarà presente una “corriera/autobus d’epoca” che consentirà ai visitatori, attraverso un percorso itinerante, di visitare tutta la parte storica della riviera messinese; tappa all’Horcinus Orca di Capo Peloro, per la degustazione di prodotti tipici.