Il ricorso è infondato e dunque respinto. Così hanno deciso i giudici della prima sezione del Tar di Catania sul ricorso presentato da due privati contro Iliad Italia ed il comune di Capo d’Orlando, per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile in località Scafa.
I privati sono stati rappresentati dagli avvocati Angelo Siracusa e Giovanna Catania e Ilaid Italia spa dagli avvocati Domenico Ielo e Giovanni Mangialardi. I primi avevano chiesto l’annullamento della nota del comune di Capo d’Orlando del 5 agosto 2020 con cui, in riscontro alla “Scia” – segnalazione certificata di inizio attività – del 27 aprile 2020 presentata da Iliad Italia, ritenne ammissibile l’intervento per realizzare un impianto di telefonia mobile. Iliad inviò l’istanza al comune il 27 marzo 2020 e il successivo 9 aprile ad Arpa Sicilia, che diede parere positivo.
Il 24 aprile 2020 Palazzo Europa comunicò ad Iliad Italia che, per gli aspetti urbanistici, sarebbe stata necessaria la presentazione della “Scia”, inoltrata da Iliad pochi giorni dopo al comune che, con una sua nota, quella in contestazione, dichiarò ammissibile l’intervento sotto il profilo urbanistico, se conforme ai limiti di esposizione ed ai valori di attenzione di legge, subordinando l’esercizio dell’impianto al parere favorevole espresso dall’Arpa.
Per i ricorrenti la nota del comune era illegittima perché in contrasto con l’ordinanza sindacale 50 del 24 aprile 2015 di sospensione temporanea dell’installazione di nuovo impianti o modifica di impianti preesistenti di telecomunicazioni per telefonia mobile e radiotelevisiva sul territorio comunale, nonché per mancanza di elementi essenziali.
Iliad ha eccepito l’inammissibilità del ricorso, ma per il Tar la domanda è comunque infondata. Riguardo al contrasto con l’ordinanza sindacale del 2015, è stato evidenziato che fu annullata dal Tar e questa decisione è passata in giudicato, non sussistono poi vizi formali della “Scia” e riguardo al pregiudizio derivante dall’incremento delle emissioni elettromagnetiche, l’Arpa, organo deputato al rilascio del parere prima dell’attivazione della struttura e al monitoraggio del rispetto dei limiti prestabiliti normativamente dallo Stato, ha dato parere positivo.