Il 28 maggio si celebra la Giornata Mondiale del Gioco, voluta dall’ONU. L’articolo 31 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, “riconosce il diritto del bambino al riposo e al tempo libero, e di impegnarsi in attività ludiche e ricreative, adeguate all’età del bambino”.
Il diritto al gioco deve essere garantito a tutti, nessuno escluso, ed è importante anche per bambini e ragazzi con disabilità; attraverso il gioco si socializza, aumenta l’inclusione e si crea in senso di comunità. Così come ha affermato Jean Piaget, “lo sviluppo ludico si evolve attraverso 3 stadi: i giochi di esercizio, i giochi simbolici e i giochi con regole. Il gioco cambia con la crescita del bambino, si evolve e attraverso esso il bambino impara e cresce”. Infatti, attraverso il gioco il bambino accresce le sue potenzialità intellettive, affettive e relazionali, impara ad essere creativo, sperimenta le sue capacità cognitive, scopre sé stesso, entra in relazione con i suoi coetanei e sviluppa la sua personalità. Su indicazione del garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del comune Giovanni Amante, per la prima volta Messina celebra la Giornata Mondiale del Gioco.
Insieme al sindaco Federico Basile, l’assessora Liana Cannata, l’assessore Massimiliano Minutoli, la Presidente della Messina Social City Valeria Asquini, il garante Giovanni Amante, i Presidenti della prima, terza e quinta Municipalità Alessandro Costa, Alessandro Cacciotto e Raffaele Verso, il consigliere comunale Raimondo Mortelliti, Giusy Ioculano in rappresentanza del Provveditore Stello Vadalà, Daniele Bruno delegata dalla dirigente Luisa Lo Manto dell’Istituto Comprensivo La Pira – Gentiluomo”, don Gabriele Cardaciotto dei Salesiani di Giostra, Francesco Giorgio fiduciario del CONI E delegato CIP.
Un inteso programma di attività che verrà realizzato domani martedì 28 maggio, dalle 16 alle 19.30, nelle scuole di Giampilieri Superiore – plesso Simone Neri, Catalfamo – plesso Santa Lucia sopra Contesse, scuola e CSE di Camaro, piazza Casa Pia, oratorio S. Matteo Giostra e scuola Evemero da Ganzirri.
L’assessora Liana Cannata ha voluto sottolineare “l’importanza del gioco come fattore importante per creare aggregazione ed inclusione. Attraverso le Municipalità e i dirigenti scolastici gli spazi che i ragazzi potranno utilizzare sono tanti, un elemento importante che testimonia ed accresce il senso di appartenenza alla comunità”.
Attraverso queste attività, ha dichiarato l’assessore Minutoli, “si concretizza il processo di decentramento già attivato, proprio perché le municipalità sono l’interfaccia diretta tra i cittadini e l’amministrazione”. La giornata mondiale del gioco, ha spiegato Valeria Asquini, “suggella quanto già avviato con “Way – Welfare Activity for Young” grazie soprattutto agli attori coinvolti; una concreta possibilità offerta dal gioco per di trovare spazi idonei dove organizzate attività che puntino alla vera inclusione”.
Per Giovanni Amante garante del comune per i diritti dell’infanzia, “l’attività ludica ed il gioco, consentiranno ai ragazzi di tutto il territorio comunale, di trovare un momento di divertimento e di aggregazione”. La scuola, da sempre, ha concluso Amante, “ha sempre rappresentato luogo privilegiato per far crescere i ragazzi in maniera sana, trasferendo i valori e la cultura della legalità che sono alla base del vivere civile elementi indispensabili per costruire un domani più vivibile e consono ai bisogni dell’uomo”.
I presidenti della municipalità hanno voluto sottolineare che “un’amministrazione va avanti e produce nel momento in cui anche la “periferia” viene coinvolta”. La giornata mondiale del Gioco, così come è stata pensata ed organizzata diventa elemento trainante per proseguire sulla strada intrapresa.
Giusy Ioculano del distretto scolastico provinciale “ha parlato del coinvolgimento degli Istituti scolastici che aprono le porte dei loro edifici, per consentire il diritto al gioco a tanti ragazzi; accrescere il senso di appartenenza e l’amore per il proprio territorio”. Uno dei carismi riconosciuto ai salesiani e quello di riuscire ad essere motore aggregante per tanti ragazzi; gli oratori salesiani hanno permesso a migliaia di giovani di non entrare nelle maglie della criminalità organizzata soprattutto in alcuni quartieri come quello di Giostra.
Don Gabriele Cardaciotto “ha voluto ricordare come gli spazi che consentano ai ragazzi di giocare diventano elementi educativi indispensabili per migliorare i rapporti ed aumentare la socializzazione”.
È toccato al Sindaco Basile fare la sintesi di ciò che la Giornata Mondiale del Gioco rappresenta per Messina, “una città che sta puntando molto ed investendo sui giovani; tutto ciò sarà più semplice realizzarlo se si lavora in sinergia coinvolgendo le famiglie, la scuola, le municipalità e l’amministrazione che ha il compito di trasformare le idee in fatti concreti”. È compito di tutta la società lavorare per dare la possibilità ai ragazzi di trovare spazi di crescita utilizzando tutti gli elementi indispensabili per far si che i sogni si trasformino in realtà.