Assoluta mancanza di concertazione con i territori, risorse assegnate a soltanto il 40% dei comuni del messinese e negate a progetti già cantierabili. Sono insorti i sindaci di 48 comuni della provincia di Messina.
Hanno preso di mira la delibera 192 del 22 maggio 2024 con la quale la Giunta Regionale ha assegnato i Fondi per lo Sviluppo e la Coesione 2021/2027 per un importo totale di circa 8,2 miliardi di euro da destinare a interventi infrastrutturali nei settori: competitività imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, sociale e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.
Rimostranze che sono assolutamente lontane da qualsiasi forma di speculazione o
strumentalizzazione politica di parte e che – al contrario – mirano solo esclusivamente a
salvaguardare gli interessi dei territori e delle popolazioni.
“Da una lettura dell’allegato proveniente dalla Regione Siciliana – si legge in una nota
inviata agli organi preposti – si constata la presenza di interventi che erano stati esclusi
dalla graduatoria e che adesso prendono sorprendentemente il posto di quelli che erano
stati dichiarati ammessi a finanziamento.
Eppure tanti dei comuni da noi amministrati hanno riscontrato subito ogni richiesta di trasmissione delle schede volte alla ricognizione dei bisogni, impiegando importanti risorse finanziarie e professionali per redigere o aggiornare le progettazioni riguardanti interventi non ricompresi nell’Allegato A1, che risultano di fondamentale importanza per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale di ciascuna comunità.
Non crediamo che sia questo il viatico ideale per costruire i nuovi canoni di un’Europa più competitiva, resiliente, green, sociale, inclusiva e vicina ai cittadini. Tutto questo appare in netto contrasto con l’obiettivo strategico dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali.
Siamo invece convinti che le procedure non siano state pienamente aderenti al principio
di trasparenza dell’attività amministrativa e per questo chiediamo con forza di conoscere
le puntuali motivazioni strategiche ed i criteri di priorità adottati dal Dipartimento regionale
della programmazione e dagli altri Dipartimenti e strutture tecniche regionali, per la
selezione degli interventi da realizzare mediante le risorse FSC 2021-2027.
Ci riserviamo inoltre – concludono i sindaci – di formulare richiesta di accesso agli atti
amministrativi ai sensi della Legge n. 241/1990 e di intraprendere ogni eventuale azione
legale a tutela dei Comuni rappresentati”.