venerdì, Novembre 22, 2024

Palermo, indagini sulla morte dell’architetto Onorato. La moglie: “Astenersi da speculazioni, ci sono indagini in corso”

angelo onorato

“Sto vivendo i momenti più difficili e devastanti della mia vita. Il dolore è inimmaginabile. Prego tutti di astenersi da speculazioni sulle cause della morte di mio marito. Ci sono indagini in corso, lasciamo lavorare la polizia. Ringrazio tutti coloro che in queste ore tremende hanno avuto parole di affetto per il mio adorato Angelo e hanno mostrato vicinanza e solidarietà per la mia famiglia. Sono tantissimi e ognuno è prezioso per me”. Così via social l’europarlamentare Francesca Donato, sulla morte del marito, l’imprenditore Angelo Onorato, trovato privo di vita sabato scorso sulla sua auto, in zona via La Malfa. L’uomo, che avrebbe avuto un appuntamento con qualcuno quella mattina, è stato trovato privo di vita con una fascetta di plastica stretta attorno al collo.

L’ipotesi, ma solo si questo si tratta, al momento maggiormente supportata dai primissimi riscontri sarebbe quella del suicidio. Ma al momento le indagini sono ancora in corso.

La procura di Palermo ha aperto un fascicolo per omicidio. Un atto dovuto, vista la necessità di compiere gli accertamenti, anche irripetibili, come l’autopsia. Gli investigatori vogliono capire chi ha incontrato e con chi abbia parlato Onorato nei giorni e nelle ore precedenti alla sua morte. Sequestrate le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza installate nei pressi della strada dove è stato rinvenuto il corpo di Onorato e di esercizi commerciali ubicati nelle aree di interesse investigativo. Sentiti, oltre ai familiari, i collaboratori dell’architetto, il cognato, che Onorato era andato a prendere quella mattina in aeroporto. E c’è anche una lettera indirizzata alla moglie, e consegnata al legale tributarista di Onorato, in cui lo stesso avrebbe scritto che se gli fosse accaduto qualcosa la donna si sarebbe dovuta rivolgere all’avvocato, che era a conoscenza della sua situazione. Gli investigatori a quanto pare hanno accertato che l’imprenditore, che doveva riscuotere alcuni crediti, aveva una serie di lavori in affidamento, ma pare che non avesse particolari difficoltà economiche.

I familiari dell’imprenditore sin dal primo momento hanno sostenuto che Onorato non si sia tolto la vita. Ma si sono affidarti al lavoro di investigatori e magistrati.

 

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