venerdì, Novembre 22, 2024

Capo d’Orlando: provvedimento regionale stoppato, potrà essere rilasciata la concessione demaniale marittima

municipio capo d'orlando bandiera mezz'asta

E’ stato annullato il provvedimento regionale che ora consentirà alla “Investimenti e Sviluppo srl” il rilascio di una concessione demaniale marittima nel territorio di Capo d’Orlando. Così hanno deciso i giudici della terza sezione del Tar di Catania.

Il ricorso fu proposto dalla società, rappresentata dall’avvocato Natale Bonfiglio contro l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente. In contraddittorio l’annullamento della nota del 30 marzo 2023, con la quale il dirigente della struttura territoriale dell’Ambiente di Messina comunicò l’inammissibilità dell’istanza presentata sul portale del demanio marittimo per realizzare uno stabilimento balneare per 6 anni nel territorio di Capo d’Orlando.

La richiesta si avviò il 18 dicembre 2012 e nel febbraio 2013 la struttura territoriale dell’ambiente di Messina trasmise l’istanza al comune di Capo d’Orlando per la pubblicazione degli atti avvenuta senza alcuna opposizione e osservazione dal 18 febbraio al 19 marzo 2013. Rilasciati i pareri, furono tutti favorevoli, compreso quello di Palazzo Europa, ma a condizione che l’area in questione non contrastasse con la richiesta di concessione per l’esecuzione dei lavori di realizzazione del Porto Turistico di Capo d’Orlando.

Dopo che il procedimento di rilascio risultò sospeso per evitare interferenze con i lavori di realizzazione del Porto, nel 2019, ultimata l’infrastruttura portuale, l’ufficio regionale chiese agli enti la conferma dei precedenti pareri di competenza per il rilascio della concessione richiesta nel 2012.

Nel contempo la società confermò il suo investimento nel portale del demanio marittimo e procedette a tutti gli adempimenti di legge. Ottenuti i pareri, proprio quando sembrava che nella vietasse ai fini del rilascio della concessione, nel marzo 2023 l’ufficio regionale di Messina comunicò l’inammissibilità dell’istanza, rilevando la mancata produzione dell’attestazione di coerenza con le previsioni del piano di utilizzo del demanio marittimo.

Da qui il ricorso al Tar; per i giudici, tra gli altri, il provvedimento regionale è censurabile, per difetto di istruttoria e contraddittorietà e anche riguardo alla contestazione collegata alle previsioni del pudm, visto che l’istanza della società risultava conforme al piano di utilizzo delle spiagge. Non solo, ma i pareri, precedenti e successivi, incluso quello del comune di Capo d’Orlando, erano stati comunque tutti favorevoli e dunque  finalizzati al rilascio della concessione.

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