domenica, Settembre 8, 2024

Brolo: il Tribunale di Patti ha revocato un decreto ingiuntivo, il comune non deve pagare oltre 38 mila euro

ComuneBrolo

Accolta l’opposizione proposta dal comune di Brolo, revocato il decreto ingiuntivo di oltre 38 mila euro che il 30 giugno 2021 era stato emesso dal Tribunale di Patti a favore della Hera Comm, in ragione di fatture non pagate di gas e luce. Così ha deciso ieri il giudice del tribunale di Patti  Gianluca Antonio Peluso nella causa intercorsa tra il comune di Brolo, rappresentato dall’avvocato Natale Bonfiglio ed Hera Comm, rappresentata dall’avvocato Francesca Evangelisti.

Il comune si era opposto al decreto ingiuntivo e già con ordinanza del 9 novembre 2022 era stata già accolta l’istanza dell’ente locale, sospendendo l’esecutorietà del decreto ingiuntivo.

In via preliminare le parti hanno dibattuto sulla notifica degli atti da parte di Hera Comm ad un indirizzo pec secondario che ha determinato ritardi nella formalizzazione dell’azione legale da parte del comune; dopo che il legale dell’ente è riuscito a dimostrare che gli atti avrebbero dovuto essere inviati all’indirizzo pec primario, si è potuto entrare nel merito della vicenda.

Nel prosieguo della causa è stato ribadito che nel caso in oggetto non ricorre alcun rapporto contrattuale fra le parti né alcuna delibera comunale che assicuri la copertura finanziaria. Mancando la forma scritta si determina la nullità del contratto. Dunque ne consegue che, in assenza del contratto in forma scritta e della copertura finanziaria non sia validamente sorta alcuna obbligazione a carico del comune di Brolo.

La forma scritta è a garanzia del rispetto dei principi di imparzialità e di buon andamento dell’attività amministrativa. Per questi ed altri motivi l’opposizione proposta dal comune di Brolo, oltre che ammissibile, è stata ritenuta anche fondata con conseguente revoca del decreto ingiuntivo. Revocato il decreto ingiuntivo è stata accolta anche la domanda proposta dall’avvocato Bonfiglio relativa alla dichiarazione di inefficacia dell’atto di precetto, perché collegato al decreto ingiuntivo che è stato azzerato.

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