domenica, Settembre 8, 2024

Messina: tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso, dal carcere ai domiciliari

Tribunale della Libertà
Tribunale della Libertà

Il Gip del Tribunale di Messina Ornella Pastore ha sostituito la misura cautelare in carcere con quella agli arresti domiciliari per un ottantunenne di Barcellona Pozzo di Gotto, difeso dall’avvocato Carmelo Occhiuto.

L’ordinanza della misura cautelare in carcere era stata disposta per i reati di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso, per la vicenda riguardante il dipendente che aveva dichiarato ai carabinieri della stazione di Brolo di essere stato minacciato dai suoi ex datori di lavoro, padre e figlio, qualora non avesse proceduto a ritirare le accuse prospettate in una causa civile che aveva intentato davanti al giudice del lavoro nei loro confronti.

La misura sostitutiva è stata disposta con l’applicazione del braccialetto elettronico, dopo il parere favorevole del pubblico ministero.

 

 

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