Non solo sport, anche inclusione, integrazione, confronto, gioia di stare insieme, questi gli elementi fondamentali che hanno contraddistinto la fase finale dei Campionati Italiani di Blind Tennis tenutasi al PalaMili di Messina il 15 e 16 giugno.
Particolarmente soddisfatto Sandro Di Girolamo, Presidente della Fispic (Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi) alla quale appartiene la disciplina del Blind Tennis, che ha scelto Messina per questa importante manifestazione in considerazione anche del fatto che come il Blind Tennis, anche la Global Social Inclusive presieduta da Antonella Rigano, è una società messinese molto giovane. Una società sportiva che incarna lo spirito combattivo ed orgoglioso della sua presidente, desiderosa di superare velocemente tutte le tappe per diventare una realtà a livello nazionale.
Due le atlete messinesi Antonella Rigano e Tindara Casablanca che hanno cercato di opporsi allo strapotere delle corazzate lombarde, emiliane e del Friuli Venezia Giulia ma, senza riuscirci perché, l’esperienza in questo sport è fondamentale.
La strada intrapresa è sicuramente incoraggiante, lo testimonia anche la presenza dall’assessore comunale allo Sport Massimo Finocchiaro il quale, ha sempre sostenuto, incoraggiato e tenuto in grande considerazione le discipline sportive praticate da persone che si trovano in una condizione di handicap. Al suo fianco, quale esperto del comune, Francesco Giorgio delegato provinciale del CIP (Comitato Italiano Paralimpico).
L’assessore Finocchiaro ha presenziato alla premiazione dei tre nuovi campioni italiani di blind tennis: Daniela Pierri della Virtus Tennis Bologna categoria B1 (ciechi assoluti) femminile; Renzo Dal Cont della Asdc Arcobaleno di San Vito al Tagliamento Pordenone, di categoria B1 (ciechi assoluti) maschile e Davide Viglianti della Gsd Nv Milano categoria B2 (ipovedenti) maschile.
A conclusione delle gare messinesi, il presidente Sandro Di Girolamo ha dato appuntamento a Lignano Sabbiadoro dove a settembre si disputerà il campionato mondiale di Blind Tennis che vede già oltre 140 atleti iscritti.
Anche il direttore sportivo del settore Blind Tennis Paolo Chinellato ha riconosciuto la società messinese come un punto di riferimento importante per l’attività di promozione dello sport per le persone non vedenti ed ipovedenti.
Iniziative sportive come il Blind Tennis contribuiscono ad abbattere le barriere culturali quelle più difficili da debellare perché, l’ottusità mentale di una parte della società, considera le persone disabili come degli “incapaci” persone che non possono ambire a ricoprire un ruolo di primo piano nei diversi ambiti della società, da quello lavorativo a quello sportivo. Sconfiggere questi stereotipi aiuta a rendere più inclusiva ed accogliente la società che è di tutti e non solo di alcune persone.
Si cresce nel momento in cui si considera e si guarda “l’altro”, sia esso disabile, migrante, nero, giallo, alto, basso, magro, grasso, omosessuale, come un fratello con il quale percorrere la stessa strada senza sé e senza ma.