sabato, Settembre 7, 2024

Acquedolci: la festa delle famiglie della Diocesi di Patti

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“Famiglie semi di speranza. Fidati !!!” è stato il tema della Festa delle Famiglie della diocesi di Patti, che si sono ritrovate ad Acquedolci, in quello che è stato l’Istituto dei Padri Giuseppini, a conclusione dell’anno pastorale, “convocati” dall’Ufficio di Pastorale Familiare.

E’ stato un intenso momento di riflessione ma anche di divertimento, di preghiera ma anche di condivisione, ritmato da un passo del brano evangelico dell’XI domenica del Tempo Ordinario: “Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa”.

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In un contesto sociale come il nostro, dove spesso l’incertezza, la delusione, la rassegnazione la fanno da padrone, ha ancora un senso parlare di speranza se ciascuno riesce ad essere “seme di speranza”.

E’ emerso chiaramente anche dalle testimonianze proposte, dopo il saluto dei direttori
dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare, don Calogero Tascone e i coniugi Angelo e
Patrizia Morabito, da Chiara e Gabriele, fidanzati in cammino verso il matrimonio, dagli sposi Katia e Dario, da Alessio, in cammino verso il sacerdozio, e da don Enzo Smriglio, assistente regionale dell’Azione Cattolica e parroco della comunità “San Benedetto il Moro” di Acquedolci.

Testimonianze che hanno evidenziato come sia possibile scorgere nella vita “semi di speranza” e come ciascuno debba impegnarsi a farli germogliare, nella certezza che arriveranno i frutti. Tema che, dopo un divertente momento di coinvolgente gioco insieme, è stato ripreso pure dal vescovo di Patti monsignor Guglielmo Giombanco, nell’omelia durante la celebrazione della messa.

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“La famiglia nasce – ha sottolineato – da un seme, quello dell’amore, che, in genere, scaturisce da uno sguardo, da un sorriso, da un abbraccio, e poi diventa una forza che travolge, coinvolge, conquista. Bisogna avere la stessa pazienza di Dio nell’aspettare, senza la fretta di voler subito raccogliere”.

“Come dice Gesù nel Vangelo – ha aggiunto il Vescovo – il granellino di senapa è il più piccolo, ma poi diventa un albero maestoso. Così è per la forza dell’amore: un piccolo seme che poi diventa qualcosa di grandioso, perché, nel cuore di Dio, dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce”. La festa si è conclusa con un momento di fraternità.

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