domenica, Settembre 8, 2024

Rapina ad un disabile a S. Agata di Militello. Condanna a 4 anni per un 35enne tunisino

Foto rapina S. Agata Militello

Il GIP del Tribunale di Patti, Ugo Domenico Molina, ha condannato a 4 anni di reclusione un 35enne di origine tunisina, residente a S. Agata di Militello, imputato per rapina pluriaggravata, al termine del rito abbreviato.

L’imputato era accusato di aver rapinato di 350 € un 54enne santagatese, affetto da minorazioni fisiche.

I fatti contestati risalgono allo scorso 1 febbraio, quando il 54enne aveva prelevato alcune centinaia di euro ad uno sportello bancomat, in pieno centro a S. Agata di Militello. Il disabile sarebbe stato afferrato dal 35enne, condotto in una via laterale poco frequentata e bloccato al fine di potergli sottrarre il denaro. La vittima avrebbe opposto, comunque, resistenza, riuscendo a non farsi sottrarre tutto il denaro prelevato. Il 35enne fu poi tratto in arresto dai poliziotti del commissariato santagatese a cui la vittima si era rivolta. denunciando quanto accaduto, e sottoposto, con ordinanza del GIP del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, a custodia cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico. Per l’indagato era stato chiesto il giudizio immediato, ma la difesa aveva a sua volta chiesto nel termine di accedere al rito abbreviato.

Lo scorso 28 giugno si è svolta l’udienza davanti al GIP del Tribunale Pattese. In aula a sostenere l’accusa il Procuratore Capo, Angelo Vittorio Cavallo. All’udienza la vittima si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Rosario Di Blasi. Al termine dell’udienza il giudice ha condannato il 35enne a 4 anni di carcere, 800 euro di multa e al pagamento delle spese processuali. L’imputato è stato inoltre interdetto dai pubblici uffici per 5 anni. Nella determinazione della sentenza, il giudice ha escluso una delle due aggravanti contestate e ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche ritenendole equivalenti all’unica aggravante contestata rimasta in piedi.

“Plauso e complimenti all’attività investigativa degli Agenti del Commissariato di P.S. ed alla Procura di Patti” ha dichiarato il legale della parte civile, l’avvocato Rosario Di Blasi “senza la quale, considerata la minorazione sensoriale del mio assistito, non sarebbe stato possibile ricostruire l’azione delittuosa”. Il legale del 35enne si é invece riservato, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza – che saranno depositate a 90 giorni – per valutare ulteriori iniziative a difesa.

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