venerdì, Novembre 22, 2024

Messina, tartaruga Caretta Caretta nidifica sul litorale. Entusiasti i volontari di Marevivo

nido tartaruga messina

Nella notte di mercoledì 03 luglio un evento straordinario si è svolto lungo le spiagge del litorale messinese. Una tartaruga marina Caretta caretta ha infatti effettuato diverse “escursioni” al fine di realizzare più nidi per prepararsi alla deposizione delle sue uova.

Una notizia eccezionale che incoraggia il lavoro di tanti enti ed istituzioni che stanno operando per la salvaguardia di questa specie esposta a forti rischi di estinzione.

I primi ad avvistare la tartaruga marina intenta nella sua attività di scavo dei primi tre nidi lungo il versante ionico, esattamente nella spiaggia adiacente quella occupata dal Capo Peloro Resort, sono stati i cittadini del posto che hanno tempestivamente segnalato l’evento alle autorità preposte, intuendone l’importanza. I volontari Marevivo dell’unità territoriale di Messina sono quindi intervenuti tempestivamente per effettuare un sopralluogo della zona e, nonostante l’improvviso e incessante temporale, supportati a distanza della Capitaneria di Porto – Autorità Marittima dello Stretto di Messina con cui sono state concordate le operazioni da effettuare, hanno messo in atto tutte le possibili precauzioni per isolare l’area e circoscrivere i tre nidi chiaramente visibili sulla spiaggia.

Grazie ad ulteriori segnalazioni pervenute dai volontari WWF nel corso della mattinata, è stato possibile ricostruire il percorso della tartaruga marina che, probabilmente infastidita dai curiosi del primissimo avvistamento, ha effettuato alcune escursioni lungo le spiagge del litorale tirrenico alla ricerca di un luogo più adatto per nidificare. Tracce del suo inequivocabile passaggio sono infatti emerse in prossimità del Lido La Punta di Torre Faro, nella spiaggia antistante il Parco Horcynus Orca e infine a ridosso della Torre degli Inglesi, dove la presenza di altri due nidi, contestualmente all’assenza di ulteriori tracce del passaggio del rettile per diversi km di spiaggia, lascia sperare che la deposizione di uova sia effettivamente avvenuta.

Nel pomeriggio del giorno successivo, in presenza dell’Assessore Finocchiaro, entusiasta della straordinarietà dell’evento che ha interessato le spiagge del messinese, i volontari Marevivo sono tornati a monitorare e transennare anche gli ultimi due nidi, in trepidante attesa della Dott.ssa Oleana Prato del WWF, costantemente aggiornata sugli episodi avvenuti, che ispezionerà i nidi per verificare l’effettiva presenza delle tanto desiderate uova di tartaruga marina.

«La straordinarietà dell’evento manifestatosi a Messina è particolarmente positiva per tanti aspetti. Il primo è che dopo tanti anni le nostre spiagge sono state nuovamente scelte dalle tartarughe marine come aree per la loro nidificazione, e questo rappresenta un segnale incoraggiante per la conservazione di questa specie, seriamente minacciata di estinzione da numerosi fattori, come inquinamento, pesca accidentale e distruzione dei loro habitat naturali. Questo accende i riflettori sull’importanza di una segnalazione tempestiva da parte dei cittadini che soprattutto durante la stagione estiva popolano le spiagge della zona, al fine di consentire alle autorità preposte e alle associazione ambientaliste di intervenire per la tutela degli esemplari. – spiega Tiziana Cappello, Responsabile della sezione operativa di Messina della Fondazione Marevivo ETS e Professoressa Associata all’Università di Messina presso il Dipartimento di Science Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali (ChiBioFarAm), da sempre impegnato nella salvaguardia dell’ambiente marino a tutela delle sue risorse e della sua biodiversità – Inoltre, è necessario riconoscere l’importanza delle attività svolte, molto spesso all’ombra dei riflettori mediatici, da personale esperto e volontari delle varie associazioni che in sinergia si dedicano quotidianamente al monitoraggio attivo e alla pulizia delle nostre spiagge con l’impegno di preservare l’ecosistema marino, obiettivo raggiungibile soltanto con il coinvolgimento e la collaborazione fattiva dell’intera comunità.»

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