Il Tribunale del Riesame di Messina ha disposto gli arresti domiciliari, al posto della misura cautelare di massimo rigore per Carmelo Conti Gennaro, 37renne di Tortorici. L’uomo, difeso dall’avvocato Alberto Ferraù, è finito nell’inchiesta della DDA di Messina che avrebbe svelato l’esistenza di un nuovo gruppo criminale con base operativa e logistica a Giostra. Il gruppo avrebbe gestito il narcotraffico nella Città dello Stretto, rifornendo diverse piazze di spaccio cittadine, fino ad arrivare a Piraino e Tortorici.
Lo scorso 25 giugno furono eseguite dai carabinieri della compagnia di Messina sud, diverse misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari per una cinquantina di persone, indiziate a vario titolo, per “associazione finalizzata al narcotraffico, detenzione, coltivazione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio e porto e detenzione di armi clandestine. Carmelo Conti Gennaro, finito in carcere, è considerato dagli inquirenti estraneo all’associazione – che non gli viene contestata – , ma è accusato di un singolo episodio di acquisto di una consistente partita di cocaina dal gruppo di Gipstea. Il legale di Conti Gennaro, ha proposto riesame della misura e nella giornata di oggi il Tribunale di Messina, accogliendo le eccezioni del difensore Alberto Ferraù, ha disposto la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.