domenica, Settembre 8, 2024

Asp Messina: ritardi nei pagamenti agli operatori del 118, scatta la protesta dei sindacati

asp 5 messina

Ritardi nei pagamenti agli operatori sanitari che lavorano nel 118 all’Asp di Messina e scatta la protesta dei sindacati.

Alcuni infermieri della postazione di Giardini Naxos hanno annunciato provocatoriamente che non forniranno disponibilità nel mese di agosto se non verranno garantiti i pagamenti arretrati che risalgono addirittura a gennaio.

“Non possiamo continuare a lavorare in queste condizioni – dicono – Chiediamo che ci vengano riconosciuti i nostri diritti e che i pagamenti vengano effettuati senza ulteriori ritardi”.

A sollevare il caso sono i sindacati Nursind, Cgil Fp, Uil Fpl, Fials e Nursing Up, in una nota a firma dei segretari Ivan Alonge, Antonio Trino, Livio Andronico, Domenico La Rocca e Biagio Proto.

Le organizzazioni tornano a protestare contro i ritardi nei pagamenti da parte dell’Asp 5 di Messina. Da mesi, i pagamenti dovuti per gli incentivi in busta paga non vengono effettuati, creando una situazione insostenibile per il personale coinvolto. Sono circa 120 gli infermieri coinvolti e mediamente, nel complesso, ogni lavoratore attende circa 3 mila euro.

“Questa problematica non è nuova – affermano le sigle – si ripete ormai da molti anni, nonostante l’importanza cruciale del servizio di emergenza sanitaria per la popolazione. Manteniamo un servizio essenziale per la comunità, ma siamo costantemente penalizzati da questi ritardi nei pagamenti”.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla cronica carenza di medici nel servizio 118, che rende ancora più difficile garantire un’assistenza tempestiva ed efficace.

“La carenza di medici – proseguono le sigle – è un problema che affligge il nostro servizio da anni”.

I sindacati Nursind, Cgil Fp, Uil Fpl, Fials e Nursing Up, chiedono un intervento immediato da parte delle autorità competenti per risolvere questa situazione e garantire la continuità del servizio di emergenza sanitaria.

“Non possiamo permettere che la popolazione paghi il prezzo di questa inefficienza amministrativa” concludono i segretari provinciali.

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