domenica, Settembre 8, 2024

Messina: “Pane…per me” un progetto solidale per accrescere l’attenzione verso l’altro senza preclusioni o discriminazioni.

pane copertina

Il pane è comunione, va condiviso per creare fraternità; spezzarlo insieme accresce i rapporti ed esalta il senso della vita. La preghiera simbolo per i cattolici, il “Padre Nostro”, testimonia la richiesta che si fa al Padre quale segno di fiducia incondizionata nei suoi confronti. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” è forse la richiesta più semplice che si possa fare al “Creatore” ma, che rappresenta il bisogno quotidiano, la condizione delle persone di mangiare per poter continuare a vivere. blank

Il pane è vita! Spesso utilizziamo una espressione che rappresenta proprio l’esigenza primaria ed indispensabile per guardare al futuro con più tranquillità: “…pensa a lavorare e a guadagnarti il pane…” perché “senza il pane non c’è vita”!messinablank

“Pane… per me” è un progetto solidale pensato dal garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Messina Padre Giovanni Amante, condiviso dall’amministrazione comunale, “sposato” da un gruppo di 10 panificatori messinesi. Giovanni Amante ha espresso a Natale Laganà che giornalmente devolveva il pane invenduto, l’idea di rendere più concreto questo gesto di solidarietà, mettendo a disposizione del pane fresco appena sfornato.blank

Questo desiderio si è tramutato in realtà. Laganà ha coinvolto altri colleghi panificatori i quali, giornalmente metteranno a disposizione 10 kg di pane; essendo già dieci i panifici che hanno offerto la loro disponibilità, saranno 100 i chilogrammi giornalieri di pane fresco che verrà distribuito secondo la composizione familiare di circa 400 persone bisognose.blank

A presentare il progetto “Pane… per me” a Palazzo Zanca, il sindaco Federico Basile, l’assessora alle politiche sociali Alessandra Calafiore, il garante per l’infanzia e l’adolescenza Giovanni Amante e i dieci panificatori che hanno aderito al progetto: Panyllo, Masino Arena, Tre Sorelle, Punto Pane Cafè Annunziata, Arena Torre Faro, Francesco Arena mastro fornaio, Bertucelli Santo, Assenzio e un panificio per scelta rimasto anonimo.blank

Certamente apprezzabile, ha detto il sindaco Basile, “la disponibilità di alcuni panificatori messinesi che, ancora una volta, hanno manifestato solidarietà e sensibilità, verso famiglie che si trovano in una condizione di bisogno”. Questo gesto, ha proseguito Basile, “testimonia la sinergia che si è creata tra l’Istituzione e i cittadini, in questo caso gli artigiani della panificazione, finalizzata a ridurre le situazioni di disagio di altre famiglie”. Tutto ciò, ha concluso il sindaco, “accresce la solidarietà e la condivisione il “pane spezzato”, che rafforza l’attenzione per l’altro senza preclusioni o discriminazioni”.blank

L’assessora Calafiore ha annunciato “la disponibilità dell’amministrazione comunale di sostenere questa iniziativa come tutte le altre che contribuiscono a far superare le condizioni di disagio delle persone più fragili e bisognose”. L’accesso alla distribuzione del pane, ha proseguito la Calafiore, “verrà fatta in maniera riservata ed anonima proprio per rispettare la dignità dei riceventi”. L’assessora Calafiora ha annunciato che, “in base alla locazione dei panifici che hanno aderito all’iniziativa, è stata disegnata una mappatura delle persone bisognose che riceveranno un voucher da parte di alcuni volontari, espressione degli Enti del Terzo Settore e dagli operatori della Messina Social City, coordinati da Padre Giovanni Amante”. I beneficiari, ha concluso la Calafiore, “si potranno recare al panificio vicino casa e ricevere il giusto quantitativo di pane in base alla composizione familiare”.blank

Padre Amante ha definito questo progetto “come il risultato della solidarietà di panificatori che, già operavano nel silenzio ed ora, hanno deciso di fare rete per rendere più concreto un gesto che aiuterà tante famiglie soprattutto quelle in cui vi è la presenza di bambini”. “Mani grandi che aiutano mani piccole” è lo slogan che ha usato Padre Amante per raffigurare una iniziativa; “un apripista per altre attività commerciali (macellai, pescivendoli, pasticcerie, gelaterie, supermercati, etc.) e quindi allargare la rete di donatori e conseguentemente, di fruitori”. Accanto ai panificatori, ha comunicato Padre Amante, “ci sono altri imprenditori e commercianti che, sponsorizzando il progetto, metteranno a disposizione altri prodotti utili per venire incontro ai panificatori”.blank

La parte grafica del progetto e il logo sono stati realizzati dal fumettista Lelio Bonaccorso.

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