Indagine della DDA di Milano su società milanesi ritenute collegate a Cosa Nostra.
La Dia di Milano ha arrestato due imprenditori, 46 e 59 anni, originari del comprensorio tirrenico-nebroideo, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano su richiesta della locale Direzione distrettuale Antimafia. Secondo gli investigatori avrebbero costituito società sul territorio meneghino, principalmente legate al settore edilizio, che avrebbero consentito l’operatività di altre realtà imprenditoriali riconducibili al clan dei Barcellonesi.
I destinatari delle misura restrittiva – che in passato sarebbero stati colpiti da misure di prevenzione patrimoniali – sarebbero responsabili in concorso con altri soggetti, dell’intestazione fittizia di diverse società aggiudicatarie di appalti pubblici in tutta Italia, senza incorrere nelle misure interdittive prefettizie. In alcuni casi gli importi erano ingenti, talvolta finanziati con fondi del Pnrr. Una volta avvenuta l’aggiudicazione, le società riconducibili agli indagati avrebbero affidato l’esecuzione dei lavori ad altre società, alcune con sede in Calabria.
Una delle società in questione è stata oggetto di accertamenti economico patrimoniali svolti in collaborazione con gli specialisti del Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata della guardia di finanza di Milano che hanno provveduto al sequestro preventivo dei proventi delle operazioni, di beni immobili e conti correnti per un totale di circa 5 milioni di euro.
Le perquisizioni si sono svolte anche tra Roma, Catania, Messina, Firenze, Napoli e Catanzaro.