Il Consorzio Autostrade Siciliane dovrà consentire alla “Move spa” l’accesso agli atti sulla procedura di gara per l’implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti e viadotti dell’autostrada A20 Messina-Palermo per l’importo di oltre 2.600.000,00 euro. Così hanno deciso i giudici della quarta sezione del Tar di Catania.
Il ricorso è stato presentato dalla “Move spa”, rappresentata dagli avvocati Giorgio Lezzi, Giuliano Lanzavecchia e Federico Milani contro il Cas, rappresentato dall’avvocato Giorgio Lo Cascio, nei confronti della “Giovetti Sistam srl”, rappresentata dagli avvocati Marco Feroci e Federica Sinigaglia e di “Tecnocontrolli srl”, “Geotest srl” ed “Ellediemme Engineering srl”, non costituite in giudizio.
La Move aveva chiesto l’annullamento del diniego tacito formatosi sull’istanza di accesso agli atti del 24 novembre 2023. Il bando del Cas è del 19 dicembre 2022 per un servizio della durata di 30 mesi. Fu aggiudicato con decreto dirigenziale del 12 giugno dello scorso anno al costituendo RTI composto da Giovetti Sistam srl in qualità di mandataria e Tecnocontrolli srl, Geotest srl e Ellediemme Engineering srl in qualità di mandanti.
Nel novembre 2023 la Move richiese al Cas l’accesso agli atti sulla procedura di gara, ma quest’ultimo non lo riscontrò, con la conseguenza che si formò il silenzio-rigetto. Il Cas si è costituito in giudizio, ribadendo sia la correttezza del proprio operato quanto anche che la Move non si trovasse nelle condizioni di non poter esercitare il diritto di accesso, rimanendo rispetto alla procedura di gara un soggetto terzo ed estraneo. Si è costituita in giudizio anche la Giovetti Sistam, eccependo preliminarmente l’inammissibilità del ricorso per mancanza di un interesse diretto.
Per il Tar invece il ricorso è fondato, evidenziando come anche nella materia degli appalti sia garantito il diritto d’accesso agli atti della procedura di affidamento, ogniqualvolta venga in considerazione un interesse che sia diretto, concreto, attuale e strumentale. Nel caso di cui si discute la ragioni dell’istanza di accesso agli atti giustificavano la richiesta di accesso documentale e la Move è dunque ha diritto all’accesso agli atti. In conclusione il Tar ha accolto il ricorso della Move, ordinando al Cas di esibire tutti i documenti richiesti.