venerdì, Settembre 20, 2024

Cefalù: ai domiciliari tre persone per sfruttamento della prostituzione e tentata violenza sessuale

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Sfruttamento della prostituzione e tentata violenza sessuale. Sulla base di queste accuse i carabinieri della compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese nei confronti di due fratelli, del luogo, di 67 e 63 anni e di una donna, una 52enne originaria dell’America Latina.

Gli indagati avrebbero gestito due immobili a Cefalù e Lascari, come vere e proprie “case d’appuntamento”, dove far prostituire donne provenienti dal Sud America e, in particolare, di origine colombiana.

L’indagine, avviata nel giugno 2023 mediante acquisizioni informative nonché riscontri sul territorio posti in essere dalla Stazione Carabinieri di Lascari, ha permesso di accertare come differenti immobili in questi comuni e riconducibili a due fratelli li residenti, fossero utilizzati esclusivamente per sfruttare l’attività di prostituzione anche mediante la collaborazione dell’indagata, che di fatto avrebbe gestito le singole ragazze.

A fronte di tale sfruttamento, i due uomini, avrebbero richiesto il pagamento di 350 euro a prostituta, le quali soggiornavano nei singoli immobili su turnazioni settimanali, con un’attenta pianificazione sino almeno al 2025.

Oltre a tale pagamento, le singole ragazze erano indotte ad offrire prestazioni sessuali agli indagati a titolo gratuito. In una di tali circostanze, al rifiuto da parte della vittima di concedersi gratuitamente, la stessa sarebbe stata minacciata che in caso contrario sarebbe stata allontanata dall’abitazione non consentendole di poter lavorare ulteriormente.

In tal senso veniva documentato come le singole donne svolgessero questa attività perchè in stato di bisogno.

I successivi sviluppi investigativi condotti anche mediante attività tecniche permetteva di documentare nel periodo compreso tra aprile e giugno 2024 lo sfruttamento di 23 prostitute a fronte di 560 clienti.

L’attività d’indagine permetteva infine di accertare come le singole donne pubblicizzassero la propria attività mediante siti d’incontri online, prestandosi ai vari appuntamenti dalle 8.00 del mattino sino a tarda notte per il prezzo di 50 euro ad incontro.

Sono stati sottoposti infine a sequestro preventivo i tre immobili in cui stavano le donne, tutti in aree residenziali dei comuni di Lascari e Cefalù, nonché la cifra di 28.350 euro quale profitto del reato.

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