venerdì, Settembre 20, 2024

Sub a lavoro per trovare i 6 dispersi del Bayesian, ore di angoscia a Porticello

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Sono ore di angoscia a Bagheria, dove nello specchio acqueo antistante l’attracco di Porticello all’alba di ieri, 19 agosto, si è consumato il tragico affondamento della barca a vela Bayesian, 56 metri, battente bandiera inglese.

Si cercano i sei dispersi delle 22 persone che erano a bordo del natante al momento del nuafragio:15 sono state tratte in salvo, mentre il corpo dell’unica vittima accertata è stato recuperato ieri mattina, a fianco all’imbarcazione, che ora si trova adagiata sul fondale a 49 mt di profondità. Si tratta di Ricardo Tomas, cuoco di bordo. Tra i superstiti una bambina di un anno, ricoverata all’ospedale dei bambini di Palermo.  Una crociera organizzata dal magnate britannico Mike Lynch, considerato il «Bill Gates d’Inghilterra» che si è trasformata, però, in un incubo a causa di una tromba d’aria che avrebbe spezzato l’imponente albero a vela, provocando uno sbilanciamento dell’imbarcazione e l’affondamento.

A bordo dell’imbarcazione di proprietà di Lynch, dipendenti e collaboratori del tycoon britannico, che secondo i principali quotidiani inglesi ed americani aveva organizzato il viaggio per festeggiare la vittoria ottenuta dopo una lunga battaglia legale durata una decina di anni, che lo ha portato ad essere assolto dalle accuse di frode contestategli negli Stati Uniti. Tra le persone che non sono ancora state ritrovate ci sono proprio Lynch e la figlia di soli 18 anni Hannah, Jonathan Bloomer, presidente della nota banca d’affari Usa Morgan Stanley International e sua moglie Anne Elizabeth Judith, Christopher Morvillo, avvocato di Lynch dello studio legale di Londra Clifford Chance che ha guidato il team di avvocati che hanno seguito la difesa di Lynch e la moglie Nada. Nelle ricerche dei sei dispersi, riprese stamattina sono impegnate tre squadre di sub: due della guardia costiera e una dei vigili del fuoco.

Secondo i soccorritori potrebbero essere intrappolati nel relitto. I sub ieri non erano riusciti ad andare oltre il ponte di comando per la presenza di suppellettili che ostacolano il passaggio. Come hanno spiegato dal comando provinciale dei vigili del fuoco a quella profondità i tempi di permanenza in immersione sono ridotti ad una decina di minuti, mentre “all’interno del veliero gli spazi sono ridottissimi e se si incontra un ostacolo è molto complicato avanzare, così come è molto difficile trovare dei percorsi alternativi”. Intanto la Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica del naufragio.

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