giovedì, Settembre 19, 2024

Palermo, centrale della droga a Ballarò. Arrestati due nigeriani, uno aveva 70 ovuli di eroina in corpo

Droga e denaro sequestrati palermo

Un vero e proprio laboratorio per produrre e confezionare droga. Lo hanno scoperto nel cuore del centro storico di Palermo, a Ballarò, i Falchi della sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile del capoluogo, che in un appartamento hanno scovato 4 chili e mezzo di eroina e cocaina purissime. Un “bottino” del valore di poco meno di 600mila euro, se immesso sul mercato delle piazze di spaccio cittadine. Arrestati due cittadini di nazionalità nigeriana, O.U. 39enne e U.N.F. 49enne, con l’accusa di produzione e spaccio di stupefacenti.

Gli agenti in “abiti civili” ed a bordo di una moto hanno notato a Ballarò la presenza  di un cittadino nigeriano che in passato era già stato sottoposto a controllo e sospettato di spacciare droga a bordo di monopattino. L’uomo è stato pedinato fino ad un edificio dove ha fatto ingresso, per poi riuscirne a breve distanza di tempo. Intimato l’alt, il sospettato si è lanciato in una fuga disperata a bordo del monopattino. Prima di venire bloccato da altre pattuglie, nel frattempo giunte in ausilio, lo straniero ha fatto in tempo ad ingoiare qualcosa.

Addosso gli è stato trovato un mazzo di chiavi, una delle quali è risultata collegata allo stabile dove era entrato poco prima. Con quella chiave, gli agenti hanno irruzione nell’appartamento, dove hanno sorpreso un connazionale del fermato, all’opera all’interno di un vero e proprio laboratorio per la lavorazione ed il confezionamento droga: circa 3,5 chilogrammi di eroina ed 1 chilogrammo di cocaina, purissimi, in parte già confezionato e racchiuso in centinaia di ovuli dal peso diversificato, tutti posti sotto sequestro, insieme a tutto l’occorrente per la lavorazione come sacchetti in cellophane, frullatori, coltelli, cucchiai piatti e bilancini di precisione, nonché la somma di quasi 60 mila euro e ben 12 telefoni cellulari.

Il soggetto bloccato per strada, sospettato di aver ingerito ovuli di droga, è stato sottoposto ad opportuni esami diagnostici. In regime di ricovero ospedaliero, l’uomo, nelle ore successive al fermo, avrebbe espulso oltre 70 ovuli di eroina. Secondo la questura è plausibile, vista l’elevata quantità di ovuli in corpo, che si possa trattare di “trasporto intracorporeo”, tecnica per altro già ampiamente sperimentata dalla criminalità straniera e modalità ad alto indice di rischio, connesso alla potenziale perdita di impermeabilità degli involucri ed al loro conseguente assorbimento, messa in atto ben prima di essere intercettato dai Falchi, per trasferire in sicurezza la droga ed aggirare eventuali controlli di polizia.

Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

 

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