venerdì, Novembre 22, 2024

Intervista a Francesco Calanna in occasione dei 20anni del Gal Nebrodi Plus: venerdì evento a Villa Piccolo

gal nebrodi plus

Intervista a Francesco Calanna, Presidente del GAL Nebrodi Plus, che sabato prossimo a Villa Piccolo, promuove un evento celebrativo in relazione al ventennale del Gal Nebrodi Plus.

Calanna fa già un primo, anche se sommario, bilancio e getta uno sguardo al futuro.

Il 20 settembre evidenzia che sarà un grande evento, quello che si svolgerà a Villa Piccolo, per ricordare, premiare e progettare.

Un luogo non scelto a casa in quanto Calanna, oggi presidente del Gal Nebrodi plus, si è in questi mesi fortemente battuto a tutela della villa e del patrimonio culturale che rappresenta.

Francesco Calanna ritiene infatti che questo contesto è un simbolo culturale di inestimabile valore non solo per la comunità e nel suo dire ha spesso invitato a riflettere sul futuro di questo monumento storico e sulla gestione culturale in generale.

Calanna, per inciso, nel suo passato ruolo di commissario ESA (Ente Sviluppo Agricolo), ha contribuito significativamente alla conservazione e valorizzazione di questo luogo. Le sue iniziative hanno incluso la pulizia del parco e dell’azienda dalle sterpaglie, un intervento necessario per prevenire incendi e preservare l’integrità del sito. Inoltre, la creazione di un nucleo di meccanizzazione agricola ha facilitato la manutenzione ordinaria, fondamentale per il mantenimento del parco.

Come Presidente del GAL Nebrodi Plus, Calanna ha anche finanziato la ristrutturazione della casa del custode e il restauro del giardino antistante Villa Piccolo. Un’altra iniziativa di rilievo è stata la creazione di un campo di biodiversità frutticola in collaborazione con il vivaio regionale e l’istituto agrario di Capo d’Orlando. Questo progetto non solo ha arricchito la biodiversità locale ma ha anche contribuito a preservare e valorizzare le varietà frutticole autoctone.

Ecco anche per questo ha scelto Villa Piccolo per l’iniziativa tesa a fare il punto sulle attività del Gal Nebrodi puls in questi due decenni.

L’intervista

  1. Vent’anni di attività con il GAL Nebrodi Plus: quali sono stati, secondo lei, i principali risultati raggiunti?

F.C.: In questi vent’anni, il GAL Nebrodi Plus ha contribuito in modo significativo alla costruzione di un tessuto imprenditoriale e alla riqualificazione del territorio. Attraverso bandi mirati e una programmazione concertata dal basso, abbiamo avviato interventi capaci di salvaguardare l’ambiente e tutelare l’identità territoriale dei Nebrodi. Tra i risultati più importanti cito il Biodistretto dei Nebrodi, il Distretto del cibo Nebrodi-Valdemone, e la Rete delle comunità energetiche. Questi progetti non solo hanno dato forza all’economia locale, ma hanno anche reso il territorio più coeso e resiliente.

  1. Come ha inciso l’azione del GAL sulla professionalizzazione del territorio?

F.C.: Un aspetto di cui andiamo particolarmente fieri è quello della formazione e dell’animazione territoriale. In questi vent’anni, abbiamo lavorato per creare una classe di professionisti altamente specializzati nelle tematiche di sviluppo locale. Grazie alle collaborazioni con diverse realtà, siamo riusciti a creare l’Alta scuola di formazione riconosciuta EMAS-Ecolabel. Questo percorso formativo ha contribuito a formare professionisti con competenze in ambito ambientale, energetico e sociale, elementi essenziali per lo sviluppo del nostro territorio.

  1. Il declino demografico è una delle sfide più importanti per i Nebrodi. Come il GAL sta affrontando questo fenomeno?

F.C.: Il declino demografico, unito all’invecchiamento della popolazione, è una sfida centrale per noi. Siamo consapevoli dell’impatto che questo ha sul territorio e sull’economia locale. Come GAL, ci siamo impegnati a orientare la programmazione verso questo nuovo scenario. Oltre a sostenere politiche a favore della natalità e dell’attrazione di giovani, puntiamo a creare condizioni favorevoli per il ritorno e il radicamento di chi ha lasciato il territorio. È fondamentale stimolare una palingenesi culturale che non solo guardi al passato, ma che sappia affrontare le sfide del futuro.

 

  1. Il GAL guarda al futuro con una strategia tesa alla transizione ecologica, energetica e sociale. Quali sono gli obiettivi concreti in questi ambiti?

F.C.: La transizione ecologica ed energetica è ormai una necessità globale e il nostro territorio non può restare indietro. Puntiamo a sviluppare progetti che favoriscano l’adozione di energie rinnovabili, la gestione sostenibile delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale. Il nostro impegno va anche verso una transizione sociale, che significa creare un modello di sviluppo più inclusivo e attento ai bisogni delle persone, soprattutto delle fasce più vulnerabili. Il futuro del nostro territorio deve essere costruito con il contributo di tutti, rafforzando il senso di appartenenza e di comunità. DE aggiungo che  il GAL ha già avviato un percorso di transizione digitale nella qualità di sub attuatore della misura 1.7.2 del PNRR. L’obiettivo è la facilitazione digitale di 12200 utenti. Alfabetizzare digitalmente la popolazione diventa una priorità nella missione futura del GAL.

  1. Quali sono le sfide principali che il GAL Nebrodi Plus si trova a dover affrontare oggi e come intende superarle?

F.C.: Le sfide sono molteplici, a partire dall’erosione demografica e dall’invecchiamento della popolazione, fino alla necessità di attrarre investimenti e migliorare le infrastrutture. Una delle più urgenti è però quella di riuscire a trattenere i giovani sul territorio, offrendo opportunità lavorative e prospettive di crescita. Dobbiamo continuare a lavorare per valorizzare le risorse del territorio, puntando su un turismo sostenibile, l’agroalimentare di qualità e lo sviluppo di nuove filiere, come quelle energetiche. Il nostro approccio rimane quello della concertazione e della partecipazione collettiva.

  1. A chi sente di dover rivolgere un ringraziamento speciale per i risultati ottenuti in questi vent’anni?

F.C.: Sono tanti i protagonisti che hanno contribuito ai successi del GAL in questi vent’anni. In primis, voglio ringraziare i presidenti che mi hanno preceduto, che hanno gettato le basi di questo lungo percorso. Un grazie speciale va poi ai sindaci e ai rappresentanti del partenariato economico e sociale, che hanno collaborato con impegno per raggiungere gli obiettivi comuni. Infine, non posso dimenticare le autorità, a tutti i livelli, che hanno accompagnato la nostra crescita e sostenuto il nostro radicamento sul territorio. Grazie a tutti loro, abbiamo potuto costruire un modello di sviluppo che guarda con fiducia al futuro.

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