Assolto per non aver commesso il fatto. Scagionato da ogni accusa con la formula più ampia dal reato contestato e cioè atti persecutori.
Così ha deciso il gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Giovanni De Marco nei confronti di Ugo Manca, 60 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, difeso dagli avvocati Franco Bertolone e Tino Celi; secondo l’originaria accusa formalizzata dal sostituto procuratore della repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto Carlo Bray, Ugo Manca avrebbe sversato in reiterate occasioni – nei mesi di maggio e agosto 2022 e poi nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e agosto 2023, sostanze nocive nel giardino di pertinenza dell’abitazione dei vicini, Angela Gentile e Gioacchino Manca, i genitori di Attilio Manca, l’urologo trovato morto il 12 febbraio 2004 a Viterbo in circostanze ancora da chiarire, provocando loro difficoltà respiratorie ed il perimento delle piante.
Per l’accusa queste circostanze avrebbero determinato un perdurante e stato di ansia, facendo temere per la propria incolumità e costringendoli a modificare le loro abitudini di vita, tenendo chiuse poter e finestre anche durante la stagione estiva, non uscendo nel loro giardino, sentendosi anche costretti ad abbandonare la casa di residenza. Dopo la morte del marito Angela Manca, si è costituita parte civile con l’avvocato Fabio Repici. Il giudice, nel corso del rito abbreviato, accogliendo la tesi dei legali della difesa, ha disposto l’assoluzione dell’indagato con la formula più ampia.