Il 19 settembre, nei Giardini della Zisa a Palermo, si è svolto “Terra di Madre”, un evento che ha celebrato il talento e la dedizione delle donne siciliane impegnate nel progresso culturale, artistico, gastronomico e sociale dell’isola. Parte del progetto ilMadeinSicily di Giovanni Callea e Davide Morici, l’evento è stato curato dal Maestro Domenico Boscia.
Organizzato con il supporto dell’assessorato ai Beni Culturali e Identità Siciliana, ha reso omaggio al contributo femminile all’identità siciliana attraverso la creazione di un’opera d’arte simbolica.
Tra le altre, anche la torrenovese Marina Benino, è stata chiamata a lasciare la propria firma sul “Libro delle Radici” e a partecipare a un’esperienza artistica unica lasciando la propria impronta in una delle quaranta mattonelle di argilla realizzate dal Maestro Domenico Boscia che andranno custodite nel nascente Museo del made in Sicily.
Un riconoscimento meritatissimo per la dott.ssa Benino che, dopo il suo brillante percorso professionale e di studi, ha deciso di rientrare nella sua terra e ha dato prova delle sue capacità in occasione dell’organizzazione del Festival “Amunì”; un riconoscimento, difatti, nato proprio per celebrare il talento di tutte quelle donne che operano lontane dai riflettori, ma che contribuiscono in modo determinante alla crescita culturale, artistica, gastronomica e sociale della Sicilia.
“Dai racconti di donne diverse, ma legate da una comune forza interiore, è emersa un’emozione profonda. – dichiara Marina Benino – Questa è la dimostrazione che il cambiamento nasce dalla passione, dalla dedizione, dall’impegno e dall’ambizione. Non tutti cercano la fama o la visibilità per i propri sforzi e sacrifici; molte persone scelgono di rimanere dietro le quinte, non per assistere, ma per contribuire in modo discreto. Il vero cambiamento, quel passo in avanti verso il progresso sociale, economico o tecnologico, parte dal desiderio di lasciare un segno nelle vite di chi amiamo e di chi incontriamo lungo il nostro percorso. Questo evento ha trasformato ogni lacrima, ogni emozione e ogni sacrificio in una storia condivisa, un patrimonio comune. Un grazie particolare a Davide e Giovanni, instancabili promotori del Made in Sicily! “.