Si è svolto ieri alla Prefettura di Messina un confronto, presieduto dal prefetto vicario Patrizia Adorno, per discutere sulle problematiche collegate alla chiusura dell’autostrada A20 Messina-Palermo nel tratto Patti-Brolo e alle ripercussioni negative soprattutto per gli autotrasportatori e le aziende del territorio.
Al tavolo c’erano infatti solo le compagnie di autotrasportatori ed i rappresentanti delle aziende quelle che, con l’attuale chiusura del tratto autostradale, subiscono danni economici rilevanti per circa 200 mila euro al giorno.
Verificato che ogni giorno sono in circolazione circa 200 automezzi, si può ben capire quali siano i danni economici, con l’interdizione dal transito dei mezzi pesanti, veicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate.
Si è dibattuto sulla possibilità di un’apertura notturna a giorni alterni, ma questa ipotesi è stata scartata; allora si sta discutendo sul fatto che di notte possano circolare in mezzi in una direzione, per poi prendere la via del ritorno nel pomeriggio successivo per 3/4 ore nella direzione opposta.
A breve dovrebbe esserci la comunicazione sulla decisione che verrà adottata.
Questa vicenda è già finita sul tavolo del consorzio autostrade e dei governi nazionale e regionale. Al momento, vista anche la precarietà della strada statale 113, è di fatto impossibile il trasporto pesante anche di carburanti, forniture alimentari, prodotti freschi e tutte le altre merci trasportate su camion, in modo che possano raggiungere celermente le destinazioni nelle aree interessate.
Anche Confapi Sicilia, dopo le iniziative di alcune aziende di autotrasportatori e dell’onorevole Tommaso Calderone, ha evidenziato le criticità a carico delle imprese associate, prospettando il transito degli autotreni in determinate finestre orarie, ad esempio due ore la mattina e due ore il pomeriggio, su corsia unica, come già avviene per il tratto Brolo-Patti. Questa soluzione, per la Confapi, consentirebbe di conciliare l’esecuzione dei lavori con la necessità di mantenere operative le attività economiche della zona, evitando la paralisi del traffico e degli approvvigionamenti.