sabato, Ottobre 5, 2024

Messina, cantieri navali abusivi. Sequestrata area demaniale da 4400 mq

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Sigilli ad un’area demaniale marittima di circa 4.400 mq a Messina. Li hanno apposti questa mattina gli ufficiali di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Messina e della guardia di finanza della stazione navale della Città dello Stretto dando esecuzione ad una decreto di sequestro preventivo disposto dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della sezione criminalità ambientale della Procura messinese guidata da Antonio D’Amato.

Sull’area sequestrata operavano due ditte del settore della cantieristica navale, con l’utilizzo di capannoni che ospitano vari reparti di lavorazione: officine meccaniche ed elettriche, falegnameria, oltre che superfici esterne adibite ad alaggio e varo delle unità a motore e vela, nonché un’area destinata alle manutenzioni ordinarie e straordinarie e depositi provvisori di rifiuti.

Il provvedimento è stato disposto a conclusione di una complessa indagine congiunta eseguita da guardia costiera e fiamme gialle, con il supporto tecnico dello S.PRE.S.A.L ed ARPA Sicilia.

I reati ipotizzati sono di abusiva occupazione di area demaniale marittima e di specchio acqueo, mancata autorizzazione unica ambientale e allo svolgimento di manutenzione delle imbarcazioni in prossimità di spiaggia e mare, e alla gestione e smaltimento di rifiuti pericolosi con potenziale pregiudizio per l’ambiente marino e costiero.

Rilevate irregolarità anche in materia di sicurezza sul lavoro per l’inadempienza dei requisiti tecnici delle attrezzature da lavoro; inidoneità dei locali destinati ai vari servizi in uso al personale impiegato e mancanza di sorveglianza sanitaria nei confronti del personale.

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