sabato, Ottobre 5, 2024

Patti: è andata in archivio la III° edizione di “Tyndaris Agorà philosophica”

WhatsApp Image 2024-10-03 at 10.00.24 (1)

Si è conclusa la terza edizione del Festival della filosofia e della cultura classica per una cittadinanza consapevole nato per iniziativa del Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti e della Società Filosofica Italiana.

Quest’anno ha affrontato il tema del coraggio e dell’utopia. L’evento formativo e culturale è stato rivolto ai giovani studenti, ai loro insegnanti ed aperto al territorio per promuovere l’incontro tra generazioni diverse e il mondo delle istituzioni.

blankIl tema di questa terza edizione, Coraggio e Utopia / Θυμός e Utopia, è stato illustrato nel pomeriggio inaugurale del 25 settembre da parte dei professori Anna Maria Anselmo e Giuseppe Gembillo; in questa giornata anche il ricordo del professore Giuseppe Amoroso, ex studente del liceo pattese e la testimonianza attraverso le parole e le note virtuose della violoncellista Giulia Mazza, esempio di coraggio e di utopia.

Le mattine del 26 e del 27 settembre sono state piene di iniziative distribuite sui vari luoghi della città: il Cineteatro Beniamino Ioppolo che ha aperto con la perfomance artistica Le ali della pace della scuola Contempodanza e tavole rotonde, sullo sfondo di Guernica per la riproduzione del professore Vittorio Siracusa.

blankLa villa comunale con “Amica Sofia-Philosophy for children” per le pratiche filosofiche guidate dalla professoressa Francesca Carella e poi la sala comunale di piazza Mario Sciacca con le professoresse Anna Rita Arosio e Sara Costanzo sulle pratiche di tenerezza

blankIn avanti piazza Mario Sciacca con il Debate sul coraggio di cambiare le regole della partecipazione democratica, guidato dai professori Anna Barresi e Giuseppe Adamo, e infine l’area archeologia di Tindari per la passeggiata filosofica degli studenti liceali guidati dalla prof.ssa Antonella Vento, e la rappresentazione di un estratto di “Antigone” da J. Anouilh e B.Brecht per la regia di Stefano Molica.

Alla kermesse hanno partecipato illustri studiosi come Carlo Greppi, Elena Santagati, Francesca Liga e Arianna Fermani, mentre i docenti delle varie università hanno apprezzato molto i lavori degli studenti sia del Liceo pattese che dei Licei “A. Manzoni” di Mistretta, “Sciascia-Fermi” di Sant’Agata di Militello, “Lucio Piccolo” di Capo D’Orlando, “Caminiti Trimarchi” di Santa Teresa di Riva e “Ven. I. Capizzi” di Bronte.

Apprezzamenti sono stati espressi dalla professoressa Francesca Gambetti, segretario nazionale SFI, promotrice del Festival, unitamente alla professoressa Marilia Gugliotta, vera anima del Festival, oltre che dalla dirigente del Liceo “V. Emanuele III”, professoressa Marinella Lollo.

blankUna manifestazione inclusiva che ha offerto ai ragazzi speciali e ai loro docenti, coordinati dalla professoressa Antonella Calabrese, la possibilità di esprimersi con uno spazio creativo e fortemente partecipativo.

Asse trainante del Festival le associazioni di Patti e del suo hinterland, che sono state coinvolte già nella stesura del nutrito programma del Festival oltre che nella sua realizzazione.

Non sono mancati momenti di esplorazione del bellissimo patrimonio paesaggistico e archeologico di Tindari attraverso la caccia al tesoro …. degli antichi, a cura dei professori Alessio Zimbaro, Anna Barresi, Elisa Allocca e Antonella Vento, che ha entusiasmato i giovanissimi impegnati in una competizione di movimento, ma anche di scoperta del proprio territorio.

blankNella giornata conclusiva del 28 a Tindari in scena i ragazzi dell’illustre e storico liceo di Bronte con il lavoro originale “Sognatori Audaci”.

Figure di rilievo nelle giurie che si sono susseguite per la valutazione di alcune perfomance degli studenti e dei partecipanti al concorso fotografico: Silvio Buzzanca, Melino D’Amico, Marco Conti Gallenti, Nicola Buonomo, Alessandro Greco, Andrea D’Amico, Silvia Broccolo, Alessio Ribaudo, Teodoro Cafarelli e Federico Vitella.

Una terza edizione ricca di spunti e sollecitazioni culturali perché ciascuno elabori utopie civili da realizzare con coraggio…e se l’obiettivo è ancora arduo e difficile da raggiungere, vorrà dire che ci sarà chi proseguirà il lavoro. La fiducia nel futuro e nelle giovani generazioni non deve mai mancare, così come non deve venir meno la fiducia nelle agenzie formative, prime fra tutte famiglia e scuola.

Facebook
Twitter
WhatsApp