lunedì, Ottobre 21, 2024
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Airbag difettosi su Citroën: il Tribunale di Torino bacchetta Group PSA: “Richiamare le auto e fornire mezzo sostitutivo”

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Una questione che riguarda 190 mila veicoli Citroën tra cui modelli come la C3 e la DS3 prodotti tra il 2009 e il 2019 e che circolano sul tutto il territorio nazionale, possibilmente anche in Sicilia e dunque, nel messinese

Tutto parte dal tribunale di Torino, Presidente Silvia Vitrò, Relatore Stefano Demontis, lo scorso 11 ottobre ha emesso un’ordinanza, approvando così una petizione inibitoria avanzata da Codacons, Adusbef e dell’Associazione di utenti dei servizi televisivi sull’efficacia della campagna di richiamo di circa 190 mila veicoli Citroën, che presenterebbero problemi di airbag. Con la decisione dei giudici, Groupe PSA Italia sarà tenuta, ora, ad adottare specifiche misure, come comunicare adeguatamente ai proprietari delle auto coinvolte a sospenderne la guida, e fornire loro veicoli sostitutivi o voucher per il car sharing, entro sette giorni dalla richiesta.

Al centro della vicenda gli airbag Takata, installati principalmente su modelli Citroën, come la C3 e la DS3, prodotti tra il 2009 e il 2019. PSA Italia, in una comunicazione inviata ai proprietari dei veicoli, ha ammesso che l’attivazione di questi airbag potrebbe comportare gravi rischi per i passeggeri, poiché potrebbero rompersi con una forza eccessiva, causando la proiezione di frammenti di metallo all’interno dell’abitacolo, con conseguenze potenzialmente letali. Il ricorso è stato avanzato dopo che erano risultate inutili le richieste di fornire un’auto sostitutiva, nonostante la stessa casa automobilistica avesse consigliato ai propri clienti di non utilizzare i veicoli coinvolti. I clienti potranno ottenere il veicolo sostitutivo entro sette giorni dalla richiesta, senza costi aggiuntivi, oppure con un deposito cauzionale massimo di 150 euro, che rappresenterà il limite di responsabilità del cliente. L’auto sostitutiva, o in alternativa il voucher per il servizio di car-sharing, sarà disponibile entro sette giorni presso un centro di consegna situato nel comune di residenza, se capoluogo di provincia, o all’interno della provincia di residenza.

Soddisfatti i legali delle tre associazioni, che hanno definito la decisione del Tribunale di Torino “una grande vittoria per tutti i consumatori italiani” e come sottolineato anche dall’avvocato Massimo Nicola Marchese, delegato Adusbef per Sant’Agata di Militello e Nebrodi, ricordando che gli airbag in questione possono costituire un grave e serio pericolo per l’incolumità dei passeggeri.  I possessori delle auto in questione, che non hanno ricevuto le adeguate informazioni dalla casa madre, infatti, oltre al diritto alla sostituzione dell’airbag, hanno diritto al risarcimento di penali che vanno da 50 euro a 20 mila euro per ogni giorno di ritardo, a seconda di quale sia l’adempimento che era stato richiesto e il termine stabilito nell’ordinanza e non rispettato.

La delegazione Adusbef santagatese e altre delegazioni su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione dei consumatori per informazioni e adesioni alla class action.

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