Il Gip del Tribunale di Termini Imerese ha disposto la scarcerazione di Giovanni Barreca, 54 anni, accusato dell’omicidio della moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin 16 anni ed Emmanuel 5, insieme a sua figlia, 17enne al momento del delitto e ad una coppia di conoscenti Massimo Carandente e Sabrina Fina. L’uomo, sottoposto a perizia da parte dei consulenti nominati della Procura termitana, guidata dal Procuratore Capo Ambrogio Cartosio, è stato ritenuto totalmente incapace di intendere e di volere.
I corpi delle vittime, straziati durante un folle rito di esorcismo, furono trovati nella notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi nella villetta di famiglia ad Altavilla Milicia dai carabinieri della compagnia di Bagheria, allertati dallo stesso Barreca, in preda ad una sorta di delirio mistico. La Procura di Termini Imerese, che ha indagato sull’oscura vicenda, ha disposto una perizia psichiatrica su Barreca che anche successivamente all’arresto e durante la carcerazione, avrebbe continuato a farneticare sulla presenza del demonio tra i suoi congiunti e la necessità di salvarli con un esorcismo. Disposto per il muratore di Altavilla il ricovero in una Rems. In attesa che di trovare posto in una struttura idonea, in Sicilia ce ne sono tre di cui una a Naso, Barreca dovrebbe restare in carcere.
La difesa del 54enne, rappresentata dall’avvocato Giancarlo Barracato, aveva nominato consulente di parte la nota criminologa Roberta Bruzzone. “Abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo risultato.” ha dichiarato la consulente, avuta notizia del deposito della perizia.
“Quell’uomo ha un disturbo delirante di matrice psicotica, un delirio mistico che gli impedisce di leggere la realtà” ha aggiunto. E anche sulla capacità di intendere e di volere della figlia di Barreca, rea confessa delle torture su madre e fratelli, i periti incaricati dal Tribunale dei minori di Palermo, si pronunceranno il 7 novembre prossimo. In quella data la giovane, detenuta dal suo arresto, comparirà davanti al GIP per il Tribunale dei minori.