L’azienda Wind Tre non dovrà pagare al comune di Patti i diritti di segreteria per 2000 euro e nel contempo il comune di Patti dovrà pagare alla Wind Tre spese processuali per oltre 2000 euro. E’ questo il verdetto dei giudici della prima sezione del Tar di Catania nella causa tra “Wind Tre spa”, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Sartorio ed il comune di Patti.
L’azienda aveva chiesto l’annullamento della nota comunale del 16 giugno 2021, con la quale il comune in riferimento all’istanza di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di telefonia mobile aveva richiesto il pagamento di diritti di segreteria per 2.000 euro.
Nel contempo è stato chiesto l’annullamento dell’articolo 21 del regolamento comunale per l’insediamento urbanistico e territoriale e la minimizzazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici per la telefonia mobile, approvato nel 2006 dal consiglio comunale.
L’impianto di telefonia mobile è stato realizzato in un terreno di via Manzoni, località Locanda. Dopo aver invitato l’amministrazione al ritiro in autotutela dell’atto, Wind Tre ha presentato ricorso al Tar.
I giudici amministrativi, richiamando leggi in materia e una disposizione della Corte Costituzionale, hanno scritto che gli operatori che forniscono reti di comunicazione elettronica possono essere soggetti soltanto alle prestazioni e alle tasse o canoni espressamente previsti dalla legge, restando quindi escluso ogni altro tipo di onere finanziario, reale o contributo.
In sentenza è scritto inoltre come nessun altro onere finanziario, reale o contributo possa essere imposto, in conseguenza dell’esecuzione di queste opere o per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, fatta salva l’applicazione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, oppure del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, ovvero dell’eventuale contributo una tantum per spese di costruzione delle gallerie.
Da qui il Tar ha accolto il ricorso di Wind Tre con condanna per il comune di Patti, a pagare all’azienda spese e competenze di lite per 2.000 euro.