Sono già a lavoro gli studiosi per comprendere natura e funzione dell’ambiente scoperto grazie ad una prima fase della campagna di scavi archeologici nell’area della cinta muraria del Castello di Mistretta.
I lavori erano ripresi, dopo 10 anni di stop, nei mesi scorsi. Un ritrovamento che aggiungerà nuovi importanti elementi alla storia e agli studi sul complesso monumentale arabo-normanno, emerso durante i lavori, finanziari con fondi del comune amastratino, su cui si stanno facendo ipotesi e valutazioni, che potranno essere ulteriormente approfonditi con i prossimi scavi già finanziati dall’amministrazione Sanzarello, che intende continuare ad investire sull’importante sito archeologico. Sul posto l’archeologa Annunziata Ollà funzionario della Soprintendenza dei beni culturali di Messina, per un sopralluogo.