sabato, Novembre 23, 2024
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Oliveri – Il Tar accoglie l’istanza di due società che avevano presentato ricorso contro ordinanza del comune

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Accolta l’istanza cautelare e fissata la data della decisione di merito al 30 gennaio 2025. Così, in sintesi, l’ordinanza dei giudici della seconda sezione del Tar di Catania, sul ricorso proposto dalle società La Flora e Gaglio Vignaioli, rappresentate dall’avvocato Mario Caldarera, contro il comune di Oliveri rappresentato dall’avvocato Michele Giorgio.

Il contraddittorio riguardava l’ordinanza del 2 ottobre 2022 con la quale il comune di Oliveri aveva deliberato di realizzare una conduttura per l’attivazione di un pozzo da annettere all’acquedotto comunale. Il Tar ha stabilito che il comune può svolgere i lavori sui terreni delle società, ma secondo precise modalità, salvaguardando l’attività dell’azienda, che offre impiego a molte famiglie del comprensorio e che coltiva pregiati vigneti, come quella del Mamertino doc.

“Abbiamo sempre sostenuto che il problema non erano i lavori, ma le modalità con cui il comune sta portando avanti il progetto, abbiamo sempre rivendicato la necessità di tutelare i nostri vigneti e l’impresa”, ha commentato l’architetto Flora Mondello, titolare dell’azienda. La vicenda riguarda appunto la realizzazione di una conduttura di collegamento dell’acquedotto comunale ad un pozzo da realizzare in altro sito privato, relativamente alla quale il comune ha proceduto, già a far data dal 7 novembre 2024,  ad occupare una vasta area nella titolarità delle due aziende, impedendo di poter accedere ai pregiati vigneti di Mamertino doc e precludendo del tutto ogni attività di coltivazione degli stessi.

“Lo stop all’attività, ha proseguito il legale delle aziende, è arrivata malgrado il comune non fosse ancora pronto, visto che non si è ancora proceduto ad alcuna concreta attività finalizzata all’esecuzione dei lavori, che presuppongono la preliminare trivellazione del pozzo e, soprattutto, la verifica e le autorizzazioni degli enti competenza sull’effettiva qualità dell’acqua da immettere nell’acquedotto comunale a tutela della salute pubblica”. In conclusione il Tar ha accolta la richiesta di sospensiva formulata dalle aziende, fissando la decisione di merito al 30 gennaio 2025.

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