La Cassazione ha confermato la condanna emessa dal Tribunale di Patti il 22 novembre 2022 e dalla Corte d’Appello di Messina il 26 gennaio scorso a carico dell’imprenditore Achille Ioppolo ad 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa. All’imprenditore di Sinagra, legale rappresentante del villaggio turistico “Calanovella Mare” di Piraino, si contestava omicidio colposo per fatti accaduti il 22 giugno 2012 quando morì Ignazio Natoli, mentre eseguiva alcuni lavori all’interno del villaggio.
In secondo grado era stato confermato anche il risarcimento danni per i parenti di Ignazio Natoli, costituitisi parte civile, con gli avvocati Alberto Gullino e Francesco Ferrigno. La difesa, sostenuta nei primi due gradi di giudizio dall’avvocato Alessandra Ioppolo e discussa in Cassazione dall’avvocato Alessandro Pruiti, aveva chiesto un verdetto di assoluzione e dunque che nessuna colpa potesse essere addebitata all’imprenditore, perchè la morte, a parere della difesa, avvenne per un malore autonomo; in primo grado, in un cui era emerso anche il concorso di colpa e poi in secondo grado, la difesa aveva contestato tra le altre le ricostruzioni formulate dai periti, sia riguardanti la morte per folgorazione, quanto le condizioni della cabina elettrica, evidenziando come anche le dichiarazioni dei testi smentissero quanto ribadito nel capo di imputazione e dunque le accuse a carico dell’imputato.
Ora i legali della difesa attendono di conoscere le motivazioni della Cassazione, per comprendere se e come i giudici della Suprema Corte hanno considerato le valutazioni difensive, formulate per contrastare i verdetti di primo e secondo grado che adesso, con il verdetto della Cassazione, sono passati in giudicato.