Potrebbe concludersi a breve la nomina di Giovanni Cavallaro a commissario straordinario del Parco dei Nebrodi. Sotto la lente di ingrandimento dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente sono finiti i compiti e le attribuzioni nonché la composizione del comitato esecutivo del Parco dei Nebrodi.
L’Assessore regionale Giuseppa Savarino, con una nota dello scorso 25 novembre, inviata al commissario straordinario del Parco, e per conoscenza all’Ente Parco e al dipartimento regionale ambiente servizio 2, che ha curato i rilievi, ha evidenziato che sarebbero state riscontrate criticità in sede di controllo degli atti. Spiega la nota, infatti, che il Comitato esecutivo dell’Ente secondo quanto previsto dallo statuto, deve essere composto da tre soggetti: il presidente, un sindaco ed il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina.
La nomina di Giovanni Cavallaro, attuale dirigente dell’ispettorato ripartimentale delle foreste di Messina. a commissario straordinario della Riserva, produrrebbe, quindi l’effetto, di riunire nella stessa persona le due figure, riducendo concretamente il numero dei componenti del comitato a due anziché tre. Una situazione che ingenera, secondo la Regione, criticità in ordine al controllo degli atti emanati dallo stesso Comitato esecutivo, a cui compete la vigilanza e il controllo amministrativo sugli atti posti in essere dagli enti sottoposti a vigilanza, per verificarne la legittimità. Secondo gli uffici dell’assessorato, quindi, gli atti prodotti dal comitato presenterebbero risvolti di illegittimità, che potrebbero esporre parco e Regione a contenziosi.
Mentre si è diffidato l’Ente Parco dall’emettere delibere rese dal comitato, dall’altra parte si è anche disposto che il comitato sia nuovamente costituito per come previsto dallo Statuto, con tre componenti effettivi, sostituendo Cavallaro come commissario straordinario. Un procedimento, insomma, che potrebbe significare la fine del mandato per Cavallaro, a ben due anni dalla nomina, durante i quali non ci sarebbero stati atti emanati dal comitato esecutivo soggetti a contestazione o richiesta di annullamento da parte degli organi amministrativi di controllo della Regione.