In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti delle persone con Disabilità, all’Istituto d’Istruzione Superiore Antonello, un’esperienza immersiva che ha permesso al sindaco Federico Basile, alla Giunta al Direttore Generale e a diversi studenti dei corsi Asacom di vivere un pranzo totalmente al buio.
Un’esperienza indimenticabile per gli speciali commensali, guidati nell’oscurità della sala, da camerieri, alcuni studenti di sala dell’Antonello guidati dalla docente Daniela Arcoraci, bendati per sperimentare anche loro come muoversi in un ambiente non conforme al loro lavoro abituale.
In cucina chef Nino Antonazzo insieme a colleghi e studenti del settore gastronomico, ha preparato delle pietanze il cui profumo, consistenza, gradevolezza, è stata scoperta dai commensali “costretti” a riscoprire il potere degli altri sensi.
A tavola anche la dirigente scolastica Laura Tringale veterana di questo tipo di esperienze, che ha guidato ed orientato il sindaco a lasciarsi travolgere dal profumo delle pietanze evocando lontani ricordi e, smuovendo molte emozioni. Il buio apre una sorprendente connessione stimolando il confronto con gli altri, diventando strumento di scoperta perché, grazie all’immaginazione, si costruisce un prototipo di realtà che può sconvolgere sia in senso positivo che negativo.
Indispensabile la collaborazione di Antonella Rigano Presidente dell’ASD Global Social Inclusive che, ancora una volta, ha voluto lanciare una sfida a tutti coloro i quali ancora, bloccati dalle barriere culturali, non conoscendo il “mondo” dei non vedenti, si arrogano il diritto di giudicare pensando di potersi sostituire a chi vive, trecentosessantacinque giorni l’anno con un handicap che certamente non hanno voluto ma, se lo sono trovato addosso.
Il sindaco Federico Basile, la Giunta e il Direttore Generale, hanno vissuto questo momento con grande trasporto e partecipazione proprio perché, per un amministratore pubblico, sperimentare in prima persona quelle che sono le reali difficoltà che vive giornalmente una persona disabile, aiuta ad adottare quei provvedimenti che risultano essere fondamentali per costruire una società più inclusiva.
Messina ha fatto passi da gigante anche nel settore dei servizi sociali testimonianza concreta la partecipata Messina Social City, una vera eccellenza che, grazie alla professionalità dei suoi operatori, fornisce un servizio di altissimo livello. Tutti i professionisti della Social City considerano la persona disabile come un soggetto non da compatire ma, un cittadino con diritti e doveri, parte integrante della comunità cittadina e come tale, meritevole di rispetto ed attenzione.
Un plauso anche agli studenti del corso Asocom che hanno affrontato questo momento in maniera serena, già preparati in quanto, durante il loro percorso di studi, avevano già sostenuto alcune delle sfide quotidiane da “non vedenti”.
La disabilità non può essere “scoperta” soltanto in alcune occasione in quanto, la vita è bella se va vissuta fino in fondo, anche se il cammino di chi ha una disabilità è più tortuoso rispetto agli altri, ed è proprio per questo che la classe dirigente dovrebbe porre maggiore attenzione a queste problematiche. L’handicap non rappresenta un peso per la società solo se consideriamo il disabile un soggetto ricco di potenzialità.
Più volte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito che “Il livello di civiltà di un popolo si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione”. Per non parlare poi delle Sacre Scritture che ci presentano la solidarietà di Gesù il quale, “ha preso su di sé i limiti umani, si è concretamente identificato con quel corpo assunto nella sua sofferenza e nella sua morte”. La disabilità “è davvero un segno di quanto sia profonda la solidarietà di Cristo con la condizione umana”.
Allora, cambiare paradigma come segno di civiltà è l’unico elemento che costruisce una società nuova.