mercoledì, Dicembre 4, 2024
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Tribunale di Patti: si era sempre professato innocente e ora è stato assolto dal reato di maltrattamenti

patti

Aveva sempre professato la propria innocenza e dopo una trafila giudiziaria di nove anni, è stato assolto dal reato di maltrattamenti.

E’ finito in questo modo il processo a carico di un 41enne, residente in un centro dei Nebrodi, che è stato assolto dal giudice monocratico del tribunale di Patti Eleonora Vona.

Era accusato di aver maltrattato, davanti ai figli minori, la compagna, sottoponendola a ripetuti atti di violenza fisica e a numerose condotte di vessazione psicologica, consistite in percosse, minacce di morte, danneggiamento di mobili e suppellettili dell’abitazione.

Per tale ragione, la compagna ed i figli erano stati collocati in una casa-famiglia, mentre il Tribunale per i Minori di Messina aveva dichiarato l’ imputato decaduto dalla responsabilità genitoriale.

L’ uomo aveva sempre professato la propria innocenza e con il proprio legale, l’avvocato Nunziatina Armeli, ha affrontato il processo.

Nel corso del dibattimento i testi esaminati dal legale hanno spiegato che in famiglia vi erano litigi occasionali e sporadici causati dalla figlia, considerata una ragazza problematica.

Il pubblico ministero Annamaria Mastrantonio, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione.

L’avvocato Armeli, durante l’arringa difensiva, ha spiegato come, nel caso di specie, il reato non sussistesse, in quanto le condotte poste in essere dal proprio assistito non erano caratterizzate dall’abitualità.

Il tribunale ha assolto l’imputato dal reato di maltrattamenti e ha dichiarato non luogo a procedere per i reati di lesioni e violenza privata, in quanto estinti per intervenuta prescrizione. L’ uomo ora si rivolgerà al Tribunale per i Minori al fine di ottenere la custodia dei figli.

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