Capo d’Orlando andrà al voto per rinnovare il consiglio comunale ed eleggere il nuovo sindaco nel 2027. Questo è quanto emerge dalla circolare 83/2024 dello scorso 6 dicembre del Ministero dell’Interno, che ha dato chiarimenti ai numerosi quesiti sulla data di rinnovo elettivo di quelle amministrazioni comunali, che a causa delle speciali restrizioni imposte durante l’emergenza covid-19, furono elette oltre la finestra temporale ordinaria del 15 aprile-15 giugno. – Circolare che deve essere recepita dalla Regione Siciliana ndr.
Secondo quanto previsto dalla legge nazionale, il mandato quinquennale dei consigli comunali e dei sindaci eletti nel turno ordinario, cioè quello primaverile, infatti, ha naturale scadenza nel primo semestre del quinto anno, oppure nello stesso periodo dell’anno successivo se il mandato scade nel secondo semestre. Nei decreti legge che nel 2020 e 2021 spostarono le elezioni amministrative al turno autunnale nulla fu previsto in merito alla scadenza dei mandati.
Il ministero dell’Interno, anche con il parere dell’Avvocatura dello Stato del 23 marzo 2023, ha ritenuto corretto far valere la disciplina ordinaria e quindi i mandati del secondo semestre 2020 e 2021 si esauriscono rispettivamente nel secondo semestre 2025 e 2026. Per questo i comuni che hanno eletto sindaco e consiglio comunale nel 2020 e nel 2021 torneranno alle urne rispettivamente a primavera del 2026 e 2027. Moltissimi i comuni del messinese che rientrano in questo slittamento. Tra questi i due centri più grandi della provincia, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, dove si votò nel 2020, insieme a Basicò, Mirto, Naso, Raccuja, San Salvatore di Fitalia per l’area tirrenica e Giardini Naxos, Graniti, Limina, Malvagna e Savoca per la ionica, che voterebbero a primavera 2026.
Alle urne nel 2027, oltre Capo d’Orlando, Antillo, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Torregrotta.