Si rinnova la tradizione del presepe nato grazie a San Francesco D’Assisi che volle ricreare la nascita di Gesù di Nazareth nel piccolo paese di Greccio. Partendo da Greccio, il presepe negli anni divenne una tradizione popolare che si diffuse in tutto il mondo cristiano.
Naturalmente l’Italia è uno degli Stati dove la tradizione del presepe riveste un ruolo centrale; vivere le festività natalizie con la famiglia riunita attorno alla natività, esalta e accresce i rapporti tra le persone oltre a riscaldare il cuore di grandi e piccoli. Napoli San Gregorio Armeno in particolare, celebre per le sue botteghe artigiane, è la città che ha fatto del presepe e dei suoi personaggi un elemento culturale ed economico al tempo stesso.
Negli anni, per realizzare il presepe si è utilizzata anche la tecnologia con le sue funzionalità, statuite che si muovono, luci, i ruscelli d’acqua che scorre etc. Nel presepe non possono mancare il bue e l’asinello che a livello simbolico, rappresentano il popolo ebreo e quello dei pagani poi, sono arrivati anche i Magi con i loro doni: oro, incenso e mirra.
Ai giorni nostri, presi da una vita frenetica dove tutto è fatto di corsa, dove i consumi hanno reso più astratti i rapporti umani, tornare alle tradizioni ed ai valori eterni come quello della famiglia, della comunità, della condivisone, fanno del presepe un elemento imprescindibile.
Anche quest’anno, la VI municipalità ha organizzato il concorso dedicato a “Ivan Pagano” per eleggere il miglior presepe dove, parrocchie, scuole ma anche singoli privati potranno dare libero sfogo alla loro fantasia e creatività e realizzare il presepe non solo più bello ma che possa anche riscaldare il cuore di quanti andranno ad ammirarlo.
A illustrare l’iniziativa, Francesco Pagano presidente della VI municipalità insieme a Giovani Donato. Presenti l’assessora Liana Cannata e gli assessori Massimo Minutoli e Enzo Caruso.
La manifestazione, ha detto Pagano, “non si limiterà solo alla presentazione dei presepi ma, la municipalità vuole donare un sorriso soprattutto alle persone che si trovano ricoverate negli ospedali, agli anziani, a tutti coloro che per diversi motivi si trovano da soli, soprattutto in questo particolare periodo dell’anno”.
Fondamentale, ha proseguito Pagano, “il coinvolgimento delle scuole”. L’assessora Liana Cannata “ha voluto sottolineare l’importanza di rendere felici i bambini, la cui emozione è evidente nel momento in cui si accostano al Natale grazie anche ai suoi simboli per antonomasia come il presepe e Babbo Natale”. Manifestazione come quella della VI municipalità, ha affermato l’assessora, “servono a rafforzare il senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità”.
L’assessore Enzo Caruso nel plaudire l’iniziativa, “ha ricordato che il presepe è cultura, è tradizione, fa rivivere la storia e la vita di un popolo attraverso dei simboli importanti”.
L’assessore Massimo Minutoli “ha voluto ringraziare la VI municipalità per l’iniziativa proposta giunta ormai alla ventesima edizione che, contribuisce a far entrare l’amministrazione comunale in contatto con i villaggi vero centro della vita cittadina dove cresce sempre di più il senso di comunità anche grazie a manifestazione come questa del concorso”.
Giovanni Donato ha ricordato che “oltre a Babbo Natale quest’anno ci sarà anche il pupazzo di neve ad allietare la vita dei bambini della VI municipalità e di tutti coloro che vorranno vivere questo particolare momento”. Immancabili, ha concluso Donato, “lo zampognaro che diffonderà le dolci melodie tipiche del periodo natalizie e la giuria di cui quest’anno farà parte Nicolò Donato che ha vinto diverse edizione del concorso”.
Il presepe è simbolo di pace, che si irradia per essere partecipata, si estende ad abbracciare tutti infondendo speranza, fratellanza in un periodo storico dove la guerra uccide non solo le persone ma anche le coscienze.